venerdì, 29 Marzo 2024
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Martellago, i genitori in difesa delle maestre alle elementari

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A Martellago, di docenti che rischiano il posto per una sentenza del Consiglio di Stato che con un colpo di spugna annulla i diritti già acquisiti di 878 insegnanti solo in Veneto, ce ne sono otto. Tra questi anche le maestre dell’Istituto Goldoni, Maria Grazia Simone, fiduciaria della primaria, e Antonella Stellatelli, di ruolo rispettivamente nelle classi II A e nella III B.

Per tutti loro, insegnanti con diploma magistrale conseguito prima del 2001-2002, l’unica speranza sarebbe quella di rimettere mano alla normativa che le esclude dall’insegnamento a partire dal prossimo anno: “Annullando la continuità scolastica e creando disagi a tante famiglie per le quali le maestre sono parte della vita quotidiana dei figli”, spiega Maria Grazia Simone. Nell’auditorium in piazza Vittoria la prima assemblea in paese per dire “Giù le mani dalla maestra”, alla quale hanno partecipato genitori e docenti anche dei comuni vicini, da Scorzè a Noale, da Peseggia a Maerne a Salzano.

C’era anche il sindaco Monica Barbiero: “Siamo vicini alle maestre e preoccupati quanto loro – dice il primo cittadino – ma non possiamo noi modificare le leggi dello Stato. Il problema comunque ha la nostra massima attenzione”. Altre amministrazioni limitrofe però si stanno già muovendo con mozioni in consiglio a sostegno dei docenti, mentre nel frattempo è arrivato anche l’interessamento da parte della conferenza dei sindaci della Riviera del Brenta.

I genitori, in prima linea quelli dell’associazione genitori Martellago, preoccupati che i figli possano essere privati in corsa di figure a cui ormai sono legati anche da un rapporto d’affetto, si stanno organizzando con pagine sui social come ad esempio Facebook, gruppi su WhatsApp, raccolta di disegni da spedire al Ministero competente. In arrivo una grande manifestazione di protesta per tutto il Veneto, a Venezia, che si terrà nelle prossime settimane.

Nelle scorse settimane invece si erano tenute tante iniziative di solidarietà in occasione degli scioperi delle maestre a rischio: proprio per questo ad esempio sia a Mira che a Camponogara in quelle occasioni i genitori hanno lasciato a casa da scuola i figli. Per capire l’entita del fenomeno i sindaci della Riviera del Brenta hanno inviato una lettera a tutti i direttori didattici in cui chiedevano di sapere quanti insegnanti sono coinvolti nel prolema, e se il prossimo anno si creeranno disagi alle attività didattiche.

Elena Callegaro