La Lega candida alle prossime elezioni amministrative adriesi Emanuela Beltrame, attuale consigliere del Cda della casa di riposo di Adria, avvocato del foro di Rovigo. Che sia da sola o in coalizione, sarà questo il nome del Carroccio, come ufficializzato da Gianantonio Da Re, segretario nazionale della Lega Nord Liga Veneta. E chi vorrà seguire la Lega dovrà farlo sotto la sua bandiera.
Beltrame, chi vi sosterrà? “Con chi correremo è ancora tutto in fase di organizzazione (al momento in cui andiamo in stampa, ndr). Su futuri accorpamenti non sappiamo ancora nulla”.
C’è anche il rischio o la possibilità che corriate da soli? “Sì, qualora non si raggiungano gli accordi per una coalizione di centrodestra”. Il nome di Cavallari in questo senso vi mette un po’ i bastoni tra le ruote? “Noi non ci stiamo ovviamente, nella maniera più assoluta”.
Lei non sarebbe disposta a fare un passo indietro? “No assolutamente. Chi vuole viene con noi”.
Quanto contate sull’effetto traino della Lega che si trova al vertice a livello nazionale? “Sappiamo tutti che il voto nazionale non può essere lo specchio del locale, neppure sulle preferenze. Noi ce lo auguriamo con il cuore e ci auguriamo anche che queste preferenze possano crescere. Ma le dinamiche nazionali e locali sono diverse. Resta tutto da verificare. Spero che questo libro di colloqui e intese si possa concludere quanto prima perché la cittadinanza è disorientata su quello che sarà il quadro politico per le prossime amministrative”.
Guardando indietro alla precedente amministrazione cambiereste qualcosa? “Non giudico la precedente amministrazione. Certo, la storia è nota a tutti, ma auspichiamo di riuscire quantomeno ad arrivare al ballottaggio e poi vinca comunque il migliore. Il nostro programma è mirato alla rinascita locale”.
Se il centrodestra è spaccato è dovuto alle dinamiche della precedente giunta? “Ovvio che io nel mio mondo ideale auspico che la destra si possa ricompattare”.
È un problema di personalismi? “Senza ombra di dubbio. Che avrà riflessi negativi su Adria, che ha bisogno di rinascere, rivivere. Ma una cosa la dico: che io corra da sola o in coalizione, la mia campagna elettorale sarà comunque mirata a comunicare il nostro programma, per costruire Adria e non certo per attaccare in maniera vile quello che è stato l’operato di chi è venuto prima”.
Giorgia Gay