martedì, 16 Aprile 2024
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Monselice, il pericolo sulle strade è quotidiano

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La questione della nuova rotatoria di via Padova resta al centro dell’attenzione dei cittadini. Dopo le 60 firme raccolte dai residenti di viale della Repubblica per contrastare il traffico dei mezzi pesanti che non rispettano il parziale divieto di transito, ora si è mobilitata anche via Savellon Molini.

Centoventi nuove firme, di cui 15 di ragazzi minorenni che vogliono essere considerati come cittadini consapevoli e protagonisti, sono state protocollate per interpellare il sindaco Francesco Lunghi e l’assessore ai lavori pubblici Andrea Tasinato a sostegno della stessa causa: maggior sicurezza per quanti vogliono raggiungere il centro di Monselice senza rischiare di essere investiti da mezzi pesanti o veicoli che transitano a velocità ben oltre i limiti senza alcun controllo.

“Chiediamo con urgenza la messa in sicurezza dell’attraversamento di via Padova dove oggi manca persino un banale passaggio pedonale – spiega Monica Buson promotrice della petizione – Sarebbe sufficiente installare un semaforo a chiamata, un’idonea segnaletica orizzontale e verticale e dei dispositivi atti a rallentare la velocità dei veicoli che ci impediscono di raggiungere la città con biciclette o carrozzine senza il rischio di essere investiti”.

Insomma la proposta dei limitatori di carreggiata nei pressi del ponte Bagnarolo, già avanzata dai residenti di viale della Repubblica, sarebbe risolutiva sia per il problema della velocità con cui sopraggiungono i veicoli che sarebbero costretti a rallentare, che per il transito dei mezzi pesanti a quel punto obbligati a utilizzare la nuova rotonda e a percorrere la statale come previsto dall’ordinanza appena emessa da parte dell’amministrazione comunale. “Accogliamo con favore la retromarcia del sindaco e la nuova ordinanza che vieta al traffico pesante via Galilei, via Piave e via Padova verso il centro – aggiunge uno dei firmatari Pierluigi Giaccarello – vanno però introdotte misure che ne garantiscano il rispetto e misure deterrenti per i veicoli che circolano su queste strade ad alta velocità”.

Emanuele Masiero