Solo ieri avevamo diffuso la notizia della nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Servizi Municipali di Rovigo, di cui la Dottoressa Virna Riccardi, segretaria del circolo PD di Rovigo, è stata eletta consigliera insieme a Pierfrancesco Munari (Lega). La designazione non è evidentemente piaciuta in particolare ad alcuni suoi colleghi, Giorgia Businaro e Andrea Borgato, che questa mattina hanno trasmesso, attraverso un comunicato stampa, il loro disappunto sulla vicenda:“Siamo rimasti sorpresi e profondamente contrariati apprendendo dagli organi di stampa della nomina di Virna Riccardi, segretario del circolo PD di Rovigo, nel CdA di ASM SpA. Una decisione assunta senza alcuna consultazione, e già questo la dice lunga sulle motivazioni che potremmo definire “private” e di “corrente” che la sottendono. Tuttavia, la questione di metodo è solo secondaria a fronte del gravissimo danno politico che è stato causato, portando discredito al gruppo del PD e creando un ostacolo rilevante al processo di creazione di una alternativa di governo del capoluogo a partire dal rafforzamento dell’opposizione” dichiarano i due membri PD.
“Non entriamo nemmeno nel merito delle competenze che la signora Riccardi possa avere, o non avere. Il punto è politico ed anche etico. Questa proposta non andava accettata mai e poi mai. E’ utile solo ad una parte del PD ben identificabile e che porta in primis la responsabilità politica della sconfitta alle amministrative, che ha aperto la strada al governo del sindaco Bergamin e della sua maggioranza e al potere dell’amministratore di Asm, Alessandro Duó, che rafforza il suo ruolo di grande manovratore della politica trasversale che sta purtroppo caratterizzando da tempo la vita politica provinciale. Una scelta davvero politicamente scriteriata. Pochi giorni fa avevamo dichiarato alla stampa la nostra contrarietà all’allargamento del CdA di ASM a tre componenti. Una operazione basata sulla mera spartizione di “careghe”, ma avevamo sottovalutato la portata di questa spartizione, perché in un momento di grande difficoltà Bergamin ha pensato bene di utilizzarla per allargare il perimetro dei propri potenziali alleati, trovando purtroppo ascolto in una parte dell’opposizione” continuano.
“Nel 2015, il PD è stato votato in contrapposizione al sindaco leghista Bergamin, al suo programma elettore e alle sue idee sulla città, non per governare insieme a lui le società partecipate, tanto meno ASM SpA, contro la quale più volte ci siamo scagliati in consiglio, per le numerose inefficienze e per i disastri attuati dall’amministratore Alessandro Duò (ad esempio, questione Onoranze Funebri). Con questa decisione, assunta a titolo personale da chi oggi l’ha già difesa sui giornali, in primis da Nadia Romeo, è stato tradito il mandato conferito dagli elettori, confermando sospetti che già circolavano, a partire dai silenzi ripetuti e lunghi sulle tante mancanze dell’Amministrazione Bergamin. Prendiamo le distanze in modo netto da questo modo politicamente opaco di operare e da chi lo pratica e difende, prendendo atto che il gruppo consigliare del PD si è spezzato a causa di chi ha preferito favorire l’interesse di pochi a discapito della dignità politica del Gruppo stesso. Bergamin ha ottenuto la benevolenza di qualche consigliere del Pd, ma da parte nostra moltiplicheremo gli sforzi per favorire l’alternativa all’attuale mal governo della città e per evidenziare l’inconcludenza della sua giunta e contro questo modo inaccettabile di fare politica, basato su gruppi di potere e non sull’interesse della città e dei cittadini” concludono Borgato e Businaro.