Alla fine dei 32 pannelli della mostra “Santi della porta accanto”, un’ultima grande tavola. Non reca foto né storie e nemmeno frasi del Papa. Solo nomi, anzi un nome e un cognome. Sono quelli di tanti giovani che, se non sono stati o non saranno santi, di sicuro hanno lasciato un segno: la consapevolezza della chiamata alla santità anche per gli “under 30” di oggi. Eroi normali che, tra l’altro, avrebbero rifiutato questo appellativo.
Tra i nomi citati quello di Giulia Spinello, giovane di Giustina in Colle, morta il 31 maggio 2013 dopo essere stata investita e trascinata per alcuni km da un Suv impazzito. La sua storia (raccontata in maniera toccante e delicata nel libro “Il sogno di Giulia” scritto dalla mamma Marina con la giornalista Cinzia Agostini) è il racconto di una vita normale, felice, impegnata, in parrocchia, negli scout, in famiglia, a scuola e anche nella biblioteca del paese come volontaria. Con lei – in questa esposizione, ideata e realizzata da Gerolamo Fazzini -, altri giovani poco conosciuti, ma grandi testimoni di fede.
Tra i “santi della porta accanto” ci sono, invece, il giudice Livatino, Carlo Acutis, Teresio Olivelli e molti altri. Grande è l’attenzione di papa Francesco per il mondo giovanile. Il Sinodo dei vescovi, convocato per ottobre su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, ne è la conferma. La mostra è proposta dall’Associazione Don Zilli e Centro Culturale San Paolo con il Gruppo Editoriale San Paolo. I contenuti sono stati concordati con il Servizio Nazionale per la Pastorale giovanile della Cei. La mostra, che sta girando l’Italia, può essere richiesta anche dalle parrocchie.
Nicoletta Masetto