martedì, 19 Marzo 2024
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Camposampiero: sottopasso di Centoni, si va verso la riapertura

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È ormai agli sgoccioli il cantiere per la messa in sicurezza del sottopasso di Centoni a Camposampiero. Dopo gli interventi fatti per prevenire gli allagamenti del passato, adesso si sta procedendo con l’eliminazione delle pericolose infiltrazioni d’acqua.

“Purtroppo ci sarà il disagio della deviazione in questi giorni, ma per un fine importante. La scorsa estate, grazie a un contribuito regionale, era stato inalzato il muraglione di destra rispettando il senso di marcia e inalzato un argine a protezione dei Santuari Antoniani, creando così un bacino di laminazione in caso di precipitazioni importanti – ha spiegato l’assessore alle manutenzioni Carlo Gonzo – Con le economie dei ribassi d’asta e con l’aggiunta di fondi in quota parte uguale tra amministrazione comunale e consorzio di bonifica Acque Risorgive, si andrà a intervenire sulle infiltrazioni sia dai muraglioni sia dal fondo stradale grazie a un progetto elaborato dagli ingegneri del consorzio”.

Per eseguire il lavoro è stato necessario chiudere il sottopasso in entrambi i sensi di marcia, compreso il marciapiede. Questo ha permesso di eseguire la sigillatura delle infiltrazioni e delle crepe sulle murature mediante l’impiego di malte e materiali impermebilizzanti. Sigillati anche i giunti in sede stradale, sia a monte sia a valle del manufatto. Infine è stato previsto anche il rifacimento del manto stradale.

“Il sottopasso è stato inaugurato nei primi anni 2000 e in tutti questi anni non si era mai fatto alcuna manutenzione – ha spiegato ancora l’assessore Gonzo – Ora, grazie, alla collaborazione tra amministrazione comunale e consorzio di bonifica Acque Risorgive, si è ragionato da subito per interventi di risanamento e consolidazione dei problemi che ormai erano evidenti. A causa delle infiltrazioni nei mesi invernali si formavano vere e proprie lastre di ghiaccio e gli operatori comunali dovevano intervenire quotidianamente di buon mattino per operazioni di salatura”.

Lorena Levorato