“Erano mesi che il mondo produttivo e la stragrande maggioranza dei cittadini ci chiedeva di prendere una posizione netta riguardo a questa opportunità: sia economica sia sociale. “ Siete riusciti a dire no alla proposta e non siete riusciti a votare e a proporre nulla”. Così il consigliere di minoranza Emanuele Pasquali sulla mancata fusione con Cona.
E torna a chiedere le dimissioni di Tommasi: “Quando in consiglio comunale una parte della propria maggioranza resta a casa e non ti permette di votare i provvedimenti c’è una sola cosa da fare: dimettersi!”. “Alcune volte mi chiedo se Tommasi abbia ben capito qual è la situazione di Cavarzere – continua il consigliere -: è al corrente che perdiamo quasi un abitante al giorno? È al corrente che tutto il patrimonio immobiliare pubblico è in condizioni di assoluta precarietà? Che le nuovi generazioni stanno abbandonando le nostre campagne e le attività commerciali? È al corrente che probabilmente tra alcuni anni, anche riproponendo la fusione, la somma degli abitanti non supererà i 15mila residenti?”.
Per Pasquali il mancato avvio del percorso di fusione significa aver “tarpato le ali a un progetto che poteva essere l’ultima possibilità di sviluppo per i nostri territori. Mi dispiace vivamente della condotta politica del Comune e chiedo scusa a tutti i cittadini di Cavarzere e di Cona e all’amministrazione comunale di Cona”. Secondo Paquali infatti il sindaco Tommasi avrebbe usato “parole offensive nei confronti degli amministratori di Cona”, erigendo di fatto un muro. “Come consigliere di opposizione non posso far altro che denunciare questa situazione di immobilismo che ci porterà ad essere sempre più isolati e senza progetti economici e sociali di sviluppo”.
Giorgia Gay