martedì, 19 Marzo 2024
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Adria: “Progetto Borghi non all’altezza, ma non abbiamo mai distratto soldi”

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“Non ci siamo mai nascosti, abbiamo ammesso che il progetto Borghi autentici non si è rivelato all’altezza delle aspettative. Ma non ci siamo mai messi soldi in tasca. L’attenzione a non disperdere le risorse economiche del Comune è sempre stato il nostro leit motiv: abbiamo lasciato il comune con 7 milioni in meno di debito e 16 di derivati in meno”.

Così l’ex sindaco Massimo Barbujani commenta la sentenza che assolve lui e la sua ex giunta dall’accusa di uso errato di denaro pubblico in merito al progetto Borghi autentici. La Corte dei Conti ha condannato il Comune di Adria a pagare un indennizzo di mille euro più le spese legali. Resta ancora aperto un procedimento penale con rinvio a giudizio nei confronti dell’ex assessore Patrizia Osti.

“Noi siamo molto soddisfatti perché la sentenza mette una pietra tombale su tutte quelle diffamazioni che sono state dette nei nostri confronti – sottolinea l’ex sindaco adriese -. Non ci siamo mai nascosti, ho sempre detto che alcune cose nella mia amministrazione non sono andate bene, altre maluccio e altre malissimo. Inutile adesso prendere un paio di cose negative nella mia gestione e dire che abbiamo buttato via soldi o che ci siamo messi soldi in tasca, questa è la cosa che mi ha dato più fastidio di tutto. Spero che anche l’assessore Osti ne venga fuori in maniera pulita”.

“Le scelte sono scelte politiche, noi credevamo in questo progetto, che non si è rivelato all’altezza, ma dire che abbiamo portato via soldi mi pare molto grave – rivendica -. Il primo cittadino attuale si prende una legnata incredibile da questa sentenza, in quanto l’esposto era suo e di Grotto: la sentenza parla di esposto inammissibile e condanna il Comune di Adria, che si era costituito parte civile durante la gestione commissariale, a pagare un indennizzo”. La vicenda vedeva imputata tutta la giunta di allora a eccezione di Giovanni Gennaro che era assente dall’assise per motivi di lavoro.

“Ci siamo sempre opposti alle accuse sottolineando che non abbiamo mai distratto soldi, ma è stato creato castello ad hoc – continua Bobo -. La campagna elettorale dell’attuale amministrazione è stata basata solo sulla questione Borghi autentici e su Coimpo con attacchi al vicesindaco Simoni. Ma voglio ricordare che a oggi nella questione Coimpo nessun amministratore è stato coinvolto”. Per tornare alla sentenza, Barbujani chiosa: “Barbierato ci chiede dove abbiamo preso i soldi per Borghi (si veda l’articolo in questa pagina, ndr)? Gli rispondo che sono soldi spesi dal conto corrente. Il sindaco però non dice che da quando ci siamo noi il debito del Comune è sceso di 7 milioni e che abbiamo tolto 16 milioni di derivati che avrebbero sicuramente portato il Comune a una situazione di default. Oltre a questo si è trovato il municipio rimesso a nuovo, il teatro idem… è semplice governare in questo modo! Mi dispiace solo non poter raccogliere i frutti di quanto fatto, ma li raccoglierà la nuova giunta”.

Giorgia Gay