martedì, 19 Marzo 2024
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Rovigo, appello di confindustria: “Zone economiche speciali per lo sviluppo del territorio”

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“Siamo fortunati perché in questo territorio c’è una progettualità. Il problema fondamentale è che non ci crediamo, siamo quasi rassegnati, ma non dobbiamo mollare”. Così il presidente di Confindustria Venezia Rovigo, Vincenzo Marinese, durante l’evento finale di “Polesine.Login” è tornato a sottolineare l’urgenza di politiche condivise volte allo sviluppo del territorio, come la creazione di Zone economiche speciali. “Zone – le ha definite – che stanno facendo esplodere l’Europa. A Rovigo abbiamo la possibilità di averle perché ce le concede la Comunità europea, ma nessuno lo prende in considerazione, nessuno ne vuole parlare”.

Quindi, ha lanciato un allarme inequivocabile: “La Cina ci sta invadendo e non lo fa più con i ristoranti o i bar, ma curando le nostre aziende. Oggi abbiamo un patrimonio vulnerabile che si chiama piccola e media e impresa, che definisco ‘vulnerabile’ perché finiranno per comprarcela, perché la Via della Seta porterà la Cina a conquistare il mondo”.

E ha rincarato la dose: “Quando un governo cinese investe 100 miliardi in Africa e imponendo che tutte le aziende che nascono devono avere capitale cinese punta sulle zone fiscali protette. E qui abbiamo un governo Lega-Cinque stelle, un governo della Regione targato Lega e un sindaco della Lega che con forza, giustamente, richiama l’identità”.

Quindi, l’appello a Bergamin: “Sindaco venga con me da Zaia e dall’assessore Marcato per dire che vogliamo la Zes perché rappresenta il futuro di questo territorio, perché permette di attrarre investimenti, attirare le grandi imprese, rilanciare il centro storico, aprire i negozi, abbellire le nostre case”. Il presidente della Camera di Commercio Venezia Rovigo Giuseppe Fedalto, dal canto suo, ha sottolineato come il Polesine abbia le carte in regola per essere motore di sviluppo importante per l’intera economia regionale, partendo dalle eccellenze del territorio. Tra le idee emerse dopo i workshop tra i professionisti della comunicazione riuniti a Rovigo, si segnalano la proposta di candidare il distretto delle giostre e il know-how di quella che è stata definita “ingegneria delle emozioni” a Patrimonio dell’Umanità UNESCO; l’idea di creare un “marchio ombrello” che possa comprendere tutte le imprenditorialità e le potenzialità del territorio; e l’idea degli “ori del Polesine”, una promozione mirata delle eccellenze che ancora oggi rimangono poco conosciute.

Giorgia Gay