Ormai è trascorso un anno dall’insediamento della nuova amministrazione comunale, guidata dal sindaco Innocente Marangon. E uno degli argomenti più caldi e discussi è sicuramente la sicurezza del territorio. Diamo la parola a Rosario Agricola, assessore con delega alla sicurezza urbana, per conoscere i risultati finora ottenuti.
Assessore, una delle novità che il suo assessorato ha introdotto è il vigile di quartiere. Come procede quest’iniziativa?
“Tutto sommato posso affermare che siamo molto soddisfatti. Il vigile di quartiere propone un nuovo ruolo e una nuova identità alla polizia locale. Come tutte le novità, bisogna perfezionarlo per renderlo più qualitative ed efficiente, non tralasciando il pattugliamento del territorio, la vigilanza sugli argini del fiume Brenta e il controllo dei pubblici esercizi. Sono state diverse le segnalazioni dei cittadini, alcune approfondite con discreti risultati operative (sequestro di droghe leggere, armi bianche, denuncia per furto, ecc.). Ricordo sempre che la polizia locale, pur collaborando con le altre forze di polizia, ha il compito di polizia amministrativa locale e non quello di sicurezza e ordine pubblico, che continua ad essere di competenza dello Stato”.
Cosa ne pensa dei continui attacchi provenienti dall’opposizione sul tema della sicurezza?
“Questo mi rammarica davvero. Alcuni consiglieri comunali di minoranza confondono il significato, pensando che la polizia locale faccia parte del comparto sicurezza, allarmando la realtà. La sicurezza pubblica non è una questione personale di Tizio o Caio, ma un diritto assoluto nei confronti dei cittadini, collegato alla loro invulnerabilità fisica e alla contestuale intangibilità dei consequenziali diritti sociali vigenti nello stato di diritto. Siamo tutti chiamati a collaborare”.
Riassumendo il suo progetto di sicurezza per Vigonza, quali sono gli obiettivi raggiunti nell’ultimo anno?
“Innanzitutto, dallo scorso aprile a oggi, sono spartite le tendopoli sugli argini del Brenta, grazie al costante pressing dei nostri agenti e all’intervento del genio civile. È stato siglato il patto per la sicurezza integrate, ai fini della videosorveglianza e dei relativi contributi ministeriali, il cui progetto è stato preso come riferimento per gli altri comuni dal Questore di Padova. Prosegue la convenzione con il comune di Pianiga per una serie di servizi coordinate sul territorio. È stato realizzato un fondo per lo stanziamento di contributi per l’installazione d’impianti di allarme e videosorveglianza. Dopo appena un anno, pensiamo di aver messo in campo tutta una serie di misure complementari pe migliorare la sicurezza dei cittadini e non possiamo non essere soddisfatti di questi fondamentali tasselli per la gestione della sicurezza urbana”.
Manuel Matetich