giovedì, 28 Marzo 2024
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Monselice, gara da rifare per un errore burocratico

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Salta il bando per la manutenzione del verde pubblico. Bedin: “rispettiamo la decisione ma i tempi si allungano”

Errore burocratico: la gara per la manutenzione del verde pubblico urbano deve essere rifatta. Lo ha stabilito il Tar del Veneto, che ha accolto il ricorso presentato da una ditta privata contro il Comune di Monselice.

La ragione è legata al fatto che il bando originario è stato modificato “in modo sostanziale” in un secondo momento, rimuovendo il requisito di capacità economico-finanziaria che consisteva nel possesso di un capitale sociale di almeno 500 mila euro. Questo cambiamento però è stato comunicato solo tramite il sito del Comune, e non con le modalità utilizzate per pubblicare il bando stesso, ovvero attraverso la Gazzetta ufficiale. Inoltre non c’è stata nessuna riapertura o proroga dei termini di presentazione delle offerte.

Il Tar ha dato ragione alla ditta ricorrente, che ha evidenziato di non aver partecipato alla gara, avendo saputo dell’eliminazione del requisito una volta che era già stata fatta l’aggiudicazione. La prima sezione del tribunale amministrativo regionale ha decretato di conseguenza l’annullamento dell’assegnazione dell’appalto quadriennale.

Bisognerà, quindi, procedere a una nuova gara. “Rispettiamo la decisione dei magistrati e non faremo ricorso, anche se ovviamente sono rammaricata per questo impedimento, perché ora si perderà del tempo prezioso per indire daccapo un’altra gara” commenta l’assessore al Verde Pubblico Giorgia Bedin, “Nel frattempo dovremo ricorrere a un affidamento diretto. Per fortuna andiamo verso l’inverno e l’erba cresce di meno”.

Quanto al nuovo bando, bisognerà ripassare per la trafila burocratica prevista: per l’aggiudicazione ci vorranno almeno un paio di mesi. Polemico il Pd: “Noi crediamo che questa faccenda sia l’ulteriore prova di un’amministrazione per nulla all’altezza. Su tutto ciò aleggia un comprensibile quesito: perché si è ritenuto di cancellare il requisito di capacità economica-finanziaria che prevedeva un capitale sociale minimo di 500 mila euro?”.

Davide Permunian