Ben 83 volti diversi. 83 storie
Ma almeno due caratteristiche in comune tra loro: la divisa addosso e la morte durante la Prima Guerra Mondiale. Sono gli 83 caduti di Zero Branco, ricordati in via Martiri della Libertà, il borgo pedonale di Zero Branco, tramite dei grandi cartelloni raffiguranti la loro foto, la maggior parte recuperate dai Monumenti del paese, oltre a una loro simbolica carta d’identità e alle vicende storiche legate alla loro tragica sorte.
Tutti aspetti frutto di oltre un anno di ricerca e dedizione incessante da parte dell’appassionato Mauro Sartorel, sostenuto dal locale gruppo Alpini guidato dal capogruppo Adriano Barbazza e dalle altre associazioni d’arma. Dai Carabinieri in congedo ai Bersaglieri fino a Cavalleria ed Aeronautica.
L’iniziativa, di fatto una mostra a cielo aperto, immersa nel quotidiano, si è aggiunta ad altre due mostre tra sala consiliare ed ex banca di piazza Umberto I, inserendosi nel calendario di “1918-2018: per ricordare i nostri padri”. Due settimane di eventi, tra conferenze, concerti e momenti pubblici, nel ricordo di “chi è andato avanti” per la costruzione della Patria.
Tra i momenti più toccanti quello del 9 novembre scorso, quando Zero Branco – con gli alunni delle scuole e la cittadinanza – ha celebrato la “Giornata del ringraziamento” in piazza Umberto I, per ringraziare – anche attraverso un “grazie” detto agli eredi – gli 83 eroi zerotini mancati nella Grande Guerra.
A.B.V.