mercoledì, 17 Aprile 2024
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Dermatologia: la miglior difesa è la prevenzione

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La pelle costituisce l’organo più esteso del corpo umano ed è al tempo stesso l’organo che presenta il maggior numero di malattie. Si stima infatti che ciascun individuo sia soggetto almeno una volta nella vita ad una problematica cutanea, e che la probabilità complessiva aumenti con l’aumentare dell’età. La branca della medicina che si occupa della diagnosi e della cura delle patologie a carico della pelle e degli annessi cutanei (peli, capelli, unghie, ghiandole sebacee e sudoripare), promuovendo comportamenti di vita atti a prevenire le patologie più comuni, è la dermatologia. A questo proposito Centro Medico Rovigo-Bianalisi Veneto, particolarmente attento alle necessità dei pazienti e coinvolto fin dall’inizio dello scorso anno in un processo di riorganizzazione ed aumento dei servizi forniti, si è recentemente dotato di un ambulatorio dermatologico. Allo scopo di avere maggiori informazioni in merito alla prevenzione e alla cura delle patologie più diffuse e di conoscere in modo più approfondito i servizi a disposizione dell’utenza, ne parliamo con la figura di riferimento della struttura per questo preciso ambito diagnostico: la Dott.ssa Stefania Peruzzo, medico specialista in Dermatologia e Venereologia.

Dottoressa Peruzzo, quali sono le funzioni della pelle e perché è corretto affermare che la pelle è lo specchio della nostra salute?

“La pelle ha numerose funzioni: protettiva, sensoriale, secretoria, termoregolatrice, di assorbimento, di permeabilità ed estetica. L’igiene della pelle e la sua cura nei confronti di cause potenzialmente lesive, quali ad esempio raggi solari, agenti contaminanti e detergenti, rappresentano elementi essenziali di prevenzione. Tuttavia la pelle risente anche delle abitudini alimentari, lavorative e dell’assunzione di farmaci, ed è accertata la correlazione tra patologie della pelle ed aspetti emotivi e/o condizioni di stress. Inoltre molte malattie di tipo internistico presentano manifestazioni cutanee”.

Quali sono le affezioni della pelle maggiormente diffuse e qual è il modo migliore per procedere alla loro identificazione?

“Tra le patologie più comuni possiamo elencare acne, dermatiti atopiche, da contatto e seborroiche, psoriasi, verruche, ed i tumori della pelle. Sia la diagnosi che la terapia necessitano di un’anamnesi dettagliata del paziente in cui, oltre alla valutazione di sintomi e segni, è fondamentale considerare elementi quali la familiarità ed i fattori di rischio. Vanno inoltre analizzati altri dati, che in alcuni casi possono essere decisivi: le caratteristiche iniziali e l’evoluzione della lesione, la velocità di accrescimento, l’esposizione a fattori lesivi, le abitudini del soggetto, la presenza di allergie, l’esistenza di altre malattie coesistenti e notizie su possibili fonti di contagio”.

Quale tipo di supporto è fornito dall’ambulatorio dermatologico di Centro Medico Rovigo-Bianalisi Veneto?

“All’interno della struttura è possibile sottoporsi alla visita dermatologica, fondamentale per escludere, diagnosticare o monitorare un disturbo di carattere dermatologico. E’ inoltre possibile trattare affezioni cutanee di vario tipo mediante crioterapia dermatologica, ed asportare piccole neoformazioni mediante diatermocoagulazione. Nel primo caso, l’applicazione di anidride carbonica allo stato solido (ghiaccio secco) oppure di azoto liquido sulla lesione, provoca una vera e propria cauterizzazione da freddo, causando la morte delle cellule patologiche mentre, nel secondo caso, viene utilizzato un bisturi elettrico (diatermocoagulatore) che consente di asportare le neoformazioni cutanee e contemporaneamente cauterizzare l’epidermide”.

Sappiamo che la sua formazione e le sue esperienze lavorative le hanno permesso di maturare una significativa esperienza nella diagnosi del melanoma. Può spiegarci di cosa si tratta?

“Il melanoma è il tumore che coinvolge le cellule cutanee che producono la melanina, i melanociti, e può svilupparsi in qualsiasi area della pelle, in particolare in corrispondenza di nevi e con una maggiore probabilità nelle zone cutanee che sono più frequentemente esposte ai raggi ultravioletti della luce del sole. La probabilità di conseguire il melanoma dipende anche da familiarità. Sebbene non sia il tumore della pelle più comune, il rischio di sviluppare il melanoma della cute è in continuo aumento ed è sempre più frequente anche in età giovanile. Tuttavia, lo sviluppo di strumenti di diagnostica e di trattamenti sempre più efficaci consente di effettuare diagnosi piuttosto precise e quindi di poter intervenire asportando i nevi melanocitici prima che possano dare origine a metastasi”.

Appare quindi fondamentale il ruolo della prevenzione. Quali sono i suoi consigli?

“La prevenzione avviene a due livelli: eliminazione o riduzione dei fattori di rischio e diagnosi precoce. E’ quindi consigliabile controllare l’esposizione ai raggi UV, siano essi provenienti dal sole o dalle lampade. E’ inoltre opportuno eseguire regolarmente un’accurata auto ispezione dei nevi della pelle, rivolgendosi al dermatologo nel caso si riscontrassero nevi o macchie pigmentate riportanti uno o più dei seguenti segni: forma asimmetrica, bordi irregolari, colore disomogeneo, diametro superiore a 4-6 mm e rapida crescita. E’ poi possibile essere indirizzati verso esami strumentali mirati e controlli più frequenti”.

Dott.ssa Stefania Peruzzo
Specialista in Dermatologia e Veneorologia
Riceve presso Centro Medico Rovigo – Bianalisi Veneto
Tel. 0425 31681

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