martedì, 19 Marzo 2024
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Santa Giustina in Colle: i colleghi donano a Simone 700 ore di ferie e permessi per accudire i figli

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Susanna Sorze, è mancata all’affetto della sua famiglia lo scorso novembre dopo otto mesi di lotta contro la leucemia

Gli hanno regalato il loro tempo, quello accumulato al lavoro, per riuscire a stare insieme ai due bambini piccoli dopo la perdita della moglie a novembre

I colleghi di lavoro glielo avevano promesso e non hanno avuto un attimo di esitazione su ciò che dovevano fare. C’era un unico modo per essere davvero vicini a un collega stimato e sempre pronto a farsi in quattro per gli altri.

A Simone Cecchin, da 23 anni in Imasaf, azienda di Cittadella leader nella produzione di marmitte, avrebbero donato del tempo: ore di ferie e permessi per permettere al loro collega di assistere la moglie, Susanna Sorze, 37 anni, colpita da una leucemia mieloide acuta. Purtroppo però la giovane mamma è mancata prima, il 5 novembre scorso all’ospedale di Mestre, dopo nemmeno otto mesi dalla scoperta della malattia.

Ma i colleghi non hanno rinunciato a quel gesto di solidarietà e hanno deciso di farlo ora. Un momento in cui per questo giovane papà, che si trova da solo a fare i conti con la perdita di Susanna e con due bimbi da crescere, il tempo è un dono prezioso. Tutti insieme, senza distinzione tra chi sta in fabbrica o in ufficio, hanno raccolto ben 700 ore tra permessi e ferie, da regalarli. Gli daranno modo di poter stare con i figli, di accudirli, di portarli a scuola, di fare da padre e da madre. Il più grande frequenta la prima elementare a Fratte; la sorellina ha iniziato nei giorni scorsi l’asilo nido a Trebaseleghe.

Simona ha lasciato anche due fratelli, Enrico e Silvia. Era stata quest’ultima, a luglio, a donarle il midollo nel tentativo di salvarla. Ma il trapianto era risultato inutile. Le condizioni di Susanna sono, poi, peggiorate. La donna, che avrebbe compiuto 38 anni il 30 dicembre, si era diplomata in ragioneria all’Itc Pertini di Camposampiero, era poi stata impegnata con l’Azione Cattolica, i campi scuola, i gruppi parrocchiali. Il giovane papà, commosso per la grande solidarietà ricevuta, ha ringraziato i colleghi, i sindacati e i titolari di Imasaf, in particolare Beniamino e Matteo Sgarbossa.

Durante la malattia della moglie, che aveva sposato dieci anni fa, Simone, proprio per starle vicino, era rimasto senza più permessi e ferie. La leucemia di Susanna si era manifestata in maniera subdola: una febbre insistente, pareva una banale influenza. Poi, esami e accertamenti fino alla diagnosi che non ha lasciato scampo. I sanitari del “Pietro Cosma” l’hanno subito indirizzata al nosocomio di Mestre, centro specializzato nella diagnosi e cura di queste malattie. Susanna ha lottato fino all’ultimo, ma non ce l’ha fatta. È morta un lunedì mattina di novembre.

Nicoletta Masetto