giovedì, 28 Marzo 2024
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Zero Branco: in attesa della “rotatoria Casarin”

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Il capannone dell’antica ditta zerotina di spedizioni è stato rimosso nelle scorse settimane per fare spazio alla realizzazione di una rotatoria che agevolerebbe il transito delle auto dal centro a Sant’Alberto

Il volto di Zero Branco sta cambiando. Nelle scorse settimane, infatti, è stato abbattuto uno dei primi simboli legati all’imprenditoria del comune, che dava di fatto il saluto del paese agli automobilisti che, percorrendo la Noalese, ne toccavano il centro cittadino. Il capannone della Casa di spedizioni “Casarin”, infatti, è stato rimosso dalle ruspe per far spazio all’attesa – da più parti, anche se con qualche discussione con alcune frange dell’opposizione – rotatoria tra la regionale Noalese e la strada provinciale 65, via Sola, che collega Zero Branco alla frazione di Sant’Alberto.

All’intersezione tra le due strade, infatti, sono arrivati i mezzi per cancellare quello che, di fatto, rappresentava un pezzo di storia del paese, a due passi dal municipio: la sede della “Casarin”, appunto. Ed è proprio con il nome della famiglia zerotina che, negli ultimi anni, è passato alle discussioni l’iter della rotatoria.

L’intervento di rimozione dei primi fabbricati della casa di spedizioni è infatti pronto a far spazio alla nuova rotatoria – del diametro di 36 metri – prevista dall’amministrazione comunale ed il cui avvio dal cantiere è in programma in queste settimane. Oltre alla demolizione del vecchio fabbricato della Casarin (effettuata sotto la supervisione dalla Polizia locale di Zero Branco per la gestione del traffico, che ha pure visto un piccolo tamponamento durante le operazioni) la rotatoria occuperà anche alcuni terreni privati.

Obiettivo, comunque, quello di risolvere la congestione del traffico lungo l’arteria – che vede il transito di circa 20mila veicoli al giorno – nel centro abitato e scongiurare incidenti, accaduti più volte negli ultimi anni, alcuni anche gravi. Il progetto definitivo della nuova rotatoria, con un costo di circa 300mila euro, è stato approvato lo scorso novembre dal consiglio comunale, dopo varie trattative, legate anche agli espropri e passate per degli specifici accordi pubblicoprivato. Proprio per intaccare al minimo l’occupazione di terreni privati la rotatoria è stata progettata con un diametro contenuto, appunto di 36 metri.

Dagli enti superiori interessati, Veneto Strade e Provincia di Treviso (la prima con competenza sulla Noalese, la seconda sulla provinciale 65), il comune ha da tempo ricevuto il placet e pertanto entro breve partirà il cantiere. Quella di Zero Branco sarà la terza rotatoria sull’asse della Noalese nel territorio del comune, la più vicina al centro, e si unirà alle due – di dimensioni minori – progettate contestualmente alla realizzazione del centro commerciale Zero Center negli scorsi anni. Tra gli obiettivi del municipio, oltre alla messa in sicurezza di un incrocio pericoloso, anche quello di rendere più fluido il traffico che spesso e volentieri, specie nelle ore di punta, è fonte che accresce – oltre a stress per chi si trova al volante – l’inquinamento e il rumore.

Alessandro Bozzi Valenti

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