Nel centrosinistra scende in campo Enrico Scacco invocando consultazioni civiche aperte e “senza steccati ideologici”
Le dimissioni dell’ormai ex vicesindaco Mirco Gastaldon hanno evidenziato tutta la crisi interna al centrosinistra, ma anche la volontà di uscire quanto prima dall’empasse, a cominciare con le primarie. A scendere in campo Enrico Scacco, consigliere comunale del Pd e papabile candidato a sindaco alle prossime amministrative di maggio.
“Vista la drammatica situazione politica è necessario un atto di apertura e generosità, dobbiamo ricomporre la compagine del centrosinistra e allargarla a tutti i movimenti civici che intendono candidarsi ad amministrare il Comune – afferma Scacco –. Serve un nuovo ciclo amministrativo che dia nuova linfa e una nuova prospettiva di almeno 10 anni di nuova amministrazione locale. Lo strumento può essere quello di primarie civiche aperte e coinvolgenti, senza steccati ideologici, basate non solo su candidati alla carica di sindaco, ma su programmi concreti e fattibili che qualifichino il nostro territorio. Temi vicini ai cittadini che aspettano risposte concrete ai loro problemi quotidiani. Cadoneghe ha una lunga tradizione di buona amministrazione e le forze politiche che si candidano ad amministrarla devono essere all’altezza della sfida con candidati e programmi credibili e radicati nel territorio. Ci sono forze civiche vecchie e nuove che si stanno muovendo, penso a La Lista Civica che ha già una storia amministrativa alle spalle, e alle nuove formazioni come Coalizione Civica e Progetto Cadoneghe; oltre a queste ci sono altre liste in gestazione. Le primarie civiche devono coinvolgere anche il Partito Democratico che deve far parte di un’ampia coalizione se vuole continuare a essere protagonista a Cadoneghe, così come fece nel 2014 con Lista Civica e SEL. Allora le primarie e la coalizione ampia evitarono il ballottaggio. Andare da soli o con liste civetta di scarso appeal con una legge elettorale che impone il doppio turno sarebbe un suicidio politico. Il nostro compito come amministratori è fare in modo che tutte le forze locali convergano in un progetto civico comune con un candidato sindaco che faccia sintesi e sia la scelta migliore. Le primarie di coalizione e un unico candidato possono essere la soluzione ideale per compattare il fronte”.
Nicoletta Masetto