venerdì, 29 Marzo 2024
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Rovigo calcio, “è la strada giusta”

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Il presidente Calabria fa il punto di questi 6 mesi da quando ha preso in mano la società. “Facciamo un passo alla volta, senza tanti proclami”

Sembrano passati anni luce dalla Terza Categoria giocata al Gabrielli, dai vari Roberto Benasciutti e Renzo Corvezzo, immobiliarista ferrarese il primo ed ex presidente della Spal, imprenditore vitivinicolo trevigiano il secondo ed ex presidente del Treviso, candidati a prendere in mano le redini, o di quello che era rimasto, del calcio Rovigo. E invece sono passati solo 6 mesi. Poi, tra i due litiganti, a godere è stato Giuseppe Calabria 58 anni, carabiniere in pensione che, con la regia di Andrea Bimbatti, diventato nel frattempo vicesindaco con delega anche allo sport, “strappata” a Luigi Paulon, è diventato il presidente del Rovigo calcio, campionato di Prima categoria, titolo acquisito (come da regolamento del Noif della Figc che consente l’acquisizione del titolo tra comuni confinanti) dal Boara Pisani, società nella quale Giuseppe Calabria è stato presidente per 20 anni.

E da luglio a questo fine 2018, il “nuovo” Rovigo calcio, unificato anche nel settore giovanile di passi avanti ne ha fatti parecchi. E, in questo caso, a certificarlo sono i numeri: statistici sia per la prima squadra, che ha chiuso il girone di andata al terzo posto con 29 punti, frutto di 8 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte, con la capolista Loreo lontana solo cinque lunghezze, sia per il settore giovanile, con circa 180 tesserati tra le varie categorie dai primi calci agli allievi, questi ultimi formati da due squadre, una regionale e una provinciale. Senza dimenticare la juniores, provinciale, seconda in classifica nel proprio girone.

Certo, il matrimonio che quest’estate ha portato all’unificazione di prima squadra e settore giovanile sotto un unico logo e denominazione, con Giuseppe Calabria presidente e Antonio Cittante vice, presenta alti e bassi. “Come in tutti i matrimoni – dice sorridendo il presidente -, ma di natura sono positivo, quindi credo che la strada intrapresa sia quella giusta. Un passo alla volta, senza tanti proclami”.

Obiettivi per il nuovo anno? “Di continuare di questo passo. Sono felice delle scelte fatte e credo che i risultati non siano venuti a caso. Sono felice perché vedo una buona partecipazione di pubblico allo stadio e questo è merito al tecnico, allo staff, a Luca Domenighini, ai giocatori che mettono in mostra un bel gioco”. Una squadra con attori importanti come Thomas Rossi e gli innesti di Segato e ultimo di Petrosino.

“Un giocatore, Petrosino, che ho personalmente voluto, avendolo avuto qualche anno fa a Boara Pisani. E che si è già integrato nel gruppo. Un fantastico gruppo! Sono proprio contento dell’alchimia che si è creata. Sappiamo che ci sono squadre che hanno speso molto più di noi, ma siamo lì, quasi in vetta e ci giocheremo tutte le nostre carte.” Intanto Luperto è andato, tornato, a La Rocca Monselice. “Mi dispiace per il ragazzo, abbiamo parlato con lui, ma la sua richiesta è stata quella di tornare nella sua ex squadra e così è stato. Ma voglio sottolineare l’importanza in questo gruppo dei giovani come De Venz, Zamberlan, Rizzi che stanno facendo molto bene”. Auspici per il 2019? “Mi piacerebbe vedere ancora più partecipazione al Gabrielli, e anche le famiglie del settore giovanile, che, grazie all’ottimo lavoro di Cittante e Rossi, hanno fatto numeri importanti, dandosi un’ottima organizzazione”. Dal punto di vista logistico, il campo è in pessime condizioni. “Lo sappiamo. Purtroppo siamo partiti tardi e ora trattamenti al terreno di gioco non si possono fare. Rimedieremo per la stagione prossima”.

Cristiano Aggio