giovedì, 28 Marzo 2024
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Veneto Economia: la frutta veneta a Berlino Fruit Logistica

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Una vetrina di presitgio per 12mila produttori veneti che sanno investire in qualità e innovazione

“La Regione Veneto è stata la prima ad investire nella qualificazione del settore ortofrutta e a creare, d’intesa con le associazione dei produttori, linee guida per lo sviluppo di un comparto iperspecializzato che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del primario veneto”.

E’ quanto ricordano gli assessori regionali all’agricoltura, Giuseppe Pan e alla promozione e commercio estero, Federico Caner, nel salutare l’avvio a Berlino di Fruit Logistica, la manifestazione fieristica più importante per gli operatori del settore nel panorama europeo. Nel quartiere fieristico della capitale tedesca l’Italia è stata presente fino a venerdì 8 febbraio con oltre 500 produttori, la rappresentanza più folta tra i paesi europei. Lo stand del veneto ha dato ospitalità a nove associazioni di produttori, tra consorzi di tutela di prodotti a denominazione di origine (radicchio di Treviso, di Chioggia, di Castelfranco e di Verona, funghi di Treviso, aglio polesano,) e organizzazioni di produttori, come il Consorzio orticolo padano e Treviso Mercati.

“Con circa 12.000 produttori e 46.016 ettari l’ortofrutticoltura veneta rappresenta il 16% del valore della produzione agricola regionale – sottolinea Pan – e vanta autentiche eccellenze come le colture Igp (dal radicchio all’asparago, dalla ciliegia ai frutti di bosco) che hanno legato in maniera indissolubile territorio, identità di prodotto e qualità intrinseca.

I produttori veneti e la Regione hanno investito nella specialità e della denominazione di origine di frutta e verdura, conquistando la fiducia dei consumatori e l’attenzione dei mercati nazionali e internazionali, come conferma la crescita del fatturato complessivo del settore, salito dagli 860 milioni del 2017 ai 970 del 2018”. Pan ricorda che la Regione Veneto ha fatto da apripista nel 2014 investendo importanti risorse (1.300.000 euro) in un progetto di ricerca che ha caratterizzato le produzioni ortofrutticole e i loro ambienti di coltivazione e si è tradotto in una informazione diretta e capillare al consumatore su qualità e salubrità della frutta e della verdura.

“Dal 1° gennaio di quest’anno i produttori veneti di ortofrutta hanno fatto un ulteriore salto di qualità, adottando una strategia unica, che si declina in programmi operativi poliennali dedicati a incrementare il valore aggiunto delle produzioni e a renderle ancor più competitive nei mercati internazionali – proseguono i due assessori – Tre le linee guida adottate dalle associazioni dei produttori di frutta e verdura del Veneto: ricerca e produzione sperimentale per l’innovazione; salvaguardia dell’ambiente per tutelare e valorizzare la biodiversità; promozione e comunicazione per valorizzare il ‘made in Veneto’”.

“Queste tre direttrici di lavoro e di sviluppo, unite alla compattezza associativa tra produttori – concludono – aiuteranno il comparto ortofrutticolo veneto a guadagnare ulteriori posizioni nel mercato nazionale e nell’export e a superare anche le criticità determinate da incertezze internazionali, prima tra tutte l’incognita Brexit”.

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