Prima Van Gogh e i colori della sua vita integralmente riletta e poi la suggestione dei cieli dipinti.
Sono i due temi del progetto espositivo “Padova. La meraviglia del colore” che l’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e Linea d’ombra hanno messo a punto, sottoscrivendo un rapporto di collaborazione destinato a svilupparsi tra il 2020 e il 2022.
Ad annunciarlo il sindaco Sergio Giordani e l’Assessore alla cultura, Andrea Colasio con Marco Goldin, ideatore e curatore del progetto. Sergio Giordani, nel presentare l’accordo, ha voluto ribadire come “investire in cultura, a partire dalla tutela e dalla valorizzazione del nostro patrimonio, significhi scommettere sulle potenzialità di Padova come grande realtà metropolitana, in grado di svolgere una vera e propria funzione di magnete, di attrattore di energie creative.
Significa pensare Padova come luogo dell’innovazione e della ricerca, ma anche della sperimentazione dei linguaggi artistici e dell’inclusione sociale”. Da parte sua, l’Assessore alla Cultura Andrea Colasio ha aggiunto che “nel definire il palinsesto degli eventi si è lavorato con Marco Goldin per ancorare le mostre all’eccezionalità e all’unicità del percorso che ha visto Padova ottenere la candidatura italiana Unesco per il 2020. Con queste mostre si apre pertanto un dialogo serrato tra l’identità profonda della città e gli eventi da essa ospitati.
Un percorso e un progetto, questo della Urbs picta, incentrato proprio sulla meraviglia del colore suscitata, sin dal Trecento, dall’opera di Giotto e dei grandi artisti che ne hanno seguito le orme nella citta antenorea: una eccezionalità del ciclo pittorico già sottolineata nelle cronache dell’epoca che rappresentavano la città come maravejosa”.