martedì, 19 Marzo 2024
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Incremento delle rotte su Treviso per non gravare su Quinto

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L ’aeroporto di Treviso è un cane che si morde la coda. Il Canova al centro delle polemiche degli ultimi giorni per il piano di ampliamento proposto da Save-Aertre sull’aumento dei voli sopra due quartieri della Marca per portarne meno proprio su Quinto.

Dopo il “Sì” della commissione Via del ministero alla proposta di incrementare i decolli su Treviso del 21%, è arrivata la reazione dagli esponenti delle minoranze politiche, a partire da Andrea Zanoni, consigliere del Pd e vicepresidente della commissione Ambiente, che commenta la notizia come una doccia fredda, accusando il Comune di “non aver considerato l’emergenza sanitaria e l’illegalità in cui viviamo 10 mesi l’anno. A marzo già superiamo il tetto di 35 giorni di bonus per l’inquinamento da polveri sottili. 2500 voli l’anno in più sopra Treviso, carta bianca a Save e aerei che, da soli, inquinano come 600 auto Euro 0. Che impatto avrà sulla salute dei cittadini?”

Ad intervenire anche Stefano Pelloni, capogruppo Pd, sostenendo che “gli abitanti di Sant’Antonino e di San Zeno sono molti di più di Quinto. Prima la trattativa verteva sull’impedimento delle rotte dei voli dai quartieri sud della Marca, salvo maltempo o emergenze varie. Ora la situazione è opposta con l’aumento del 21% di partenze proprio da quelle zone. L’aeroporto è un’opportunità, ma la sostenibilità ambientale e la tutela dei cittadini devono essere l’assoluta priorità”.

La vicenda ha creato ancora più malcontento e preoccupazione: da una parte le continue battaglie portate avanti dai cittadini di Quinto per il mancato rispetto del tetto di voli, dall’altra l’aumento dei flussi anche in un’altra zona del trevigiano. E si sa, la salute delle persone non ha differenze o confini comunali.

Gaia Ferrarese

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