venerdì, 29 Marzo 2024
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Interrogativi sui controlli ambientali a Conselve

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L’Arpav: “da sei mesi esami continui”

E ’ sempre rovente il clima intorno alla questione degli odori e delle polveri che ha sollevato le proteste dei residenti in via Padova, Quartiere Donatori di Sangue, Via Magnolie e dintorni. Dopo le rassicurazioni di Prefettura e Provincia e le dichiarazioni orientate ad affrontare il problema una volta per tutte, arriva dal consiglio regionale la stoccata all’Arpav, l’altra protagonista dell’intera vicenda, presente più volte a Conselve per misurare la qualità dell’aria e per eseguire le analisi sull’insediamento produttivo della distilleria.

I consiglieri regionali Piero Ruzzante (Liberi e Uguali), Patrizia Bartelle (Italia In Comune) e Cristina Guarda (Civica Amp), dopo aver avuto accetto agli atti, hanno presentato un’interrogazione sollevando dubbi sui rilievi eseguiti il 6 gennaio scorso, dopo lo sversamento nel vigneto confinante con la distilleria. L’Arpav ha replicato che i tecnici hanno seguito le attività di messa in sicurezza di emergenza e di ripristino “effettuando campionamenti sia nella zona di terreno contaminato dal refluo, tracimato dalla vasca di depurazione della distilleria, sia prelevando il liquido fangoso dal fossato. Sono state effettuate tutte le analisi previste dalla legge – aggiunge l’agenzia regionale – ricercando i parametri richiesti dalla situazione specifica, inclusi i metalli. L’unica eccezione riguarda un campione di acque superficiali melmose che non è stato analizzato dal laboratorio a causa della sua natura chimico fisica”.

Inoltre c’è stato un un ulteriore intervento di rimozione di terreno, “in quanto si evidenziava una presenza di valori di zinco e rame non conformi. Il 20 marzo i nostri tecnici si sono recati nel vigneto per prelevare campioni di terreno e di sedime del fossato, in contraddittorio con tecnici della Bonollo, per la ricerca dei parametri zinco e rame, le cui analisi sono in corso”. Arpav ricorda inoltre di aver eseguito, negli ultimi sei mesi dieci controlli sul processo dell’azienda Bonollo, anche in riferimento alle normative Aia e Seveso, 21 sopralluoghi per verifica immissioni di odori al di fuori del perimetro aziendale, di cui molti all’alba o dopo il tramonto, nelle situazioni meteo più critiche. Sono 15 i campionamenti di aria esterna, a cui si aggiungono tre informative – notizie di reato (trasmesse all’autorità giudiziaria), una campagna di 45 giorni con laboratorio mobile da 4500 parametri analizzati in continuo, 1100 parametri analizzati in laboratorio, tra cui aldeidi e sostanze organiche volatili”. Ma tra i residenti la tensione resta molto alta e l’unica richiesta è quella che si faccia chiarezza una volta per tutte.

Nicola Stievano