giovedì, 28 Marzo 2024
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Il mondo del lavoro chiede giovani più qualificati, a Rovigo la scuola si adegua

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Il settore delle costruzioni si evolve e richiede maggiori competenze ai nuovi assunti, così la Scuola edile di Rovigo forma giovani sempre più specializzati

Dei 13 profili junior reclutati nel periodo compreso fra settembre 2017 e settembre 2018, sei provengono dalla Scuola Edile di Rovigo.

Il dato, fornito da Ance, evidenzia come il settore delle costruzioni chieda manodopera sempre più qualificata. Le imprese edili del Polesine cercano e assumono giovani specializzati. Il settore delle costruzioni, oggi composto da circa 1.976 addetti nell’intera Provincia, chiede manodopera sempre più qualificata.

La trasformazione dei materiali, dei sistemi e degli impianti ha avviato negli anni Novanta un importante processo di sviluppo. Le nuove norme tecniche, la crescente attenzione del committente al rispetto dell’ambiente, al risparmio energetico, alla sicurezza sismica, all’isolamento acustico, hanno incoraggiato nel tempo la ricerca di soluzioni via via più performanti.

Inoltre, è cresciuta la domanda di lavorazioni specialistiche, dai serramenti ai cappotti e il ramo dell’impiantistica si è esteso all’elettronica e alla domotica, per consentire la gestione dei consumi da remoto. L’evoluzione del mercato impone l’impiego di figure qualificate, capaci di gestire il processo produttivo nella sua complessità. È questo l’obiettivo, e il valore aggiunto, del percorso di formazione triennale offerto dalla Scuola Edile di Rovigo.

Ne è convinto Paolo Ghiotti, presidente di Ance Rovigo, della sezione edili di Confindustria Venezia Area Metropolitana di Venezia e Rovigo, Territoriale di Rovigo: “Gli studenti che frequentano il percorso triennale per ottenere il titolo di Operatore Edile – dichiara – acquisiscono abilità e competenze sulle nuove metodologie per una costruzione di qualità. Dalla conoscenza dei nuovi materiali alla corretta progettazione dell’involucro edilizio, attraverso lo studio del disegno AutoCAD e Bim” ha concluso.

Marco Scarazzatti