Mentre il nostro mensile è pronto ad andare in stampa, a Rovigo si sa finalmente qual è il nuovo sindaco. Come era infatti ampiamente prevedibile, non è bastato il primo turno delle elezioni amministrative, svoltesi domenica 26 maggio nella città capoluogo del Polesine, per conoscere il vincitore, ma si è atteso il ballottaggio di ieri per eleggere con il 50,94% dei voti, secondo i dati diffusi dalla piattaforma Eligendo del Viminale, il candidato del centrosinistra Edoardo Gaffeo.
Anche se ad un certo punto in tanti avevano supposto che Monica Gambardella, candidata leghista e appoggiata da ben sei liste, ce l’avrebbe fatta, forte del successo ottenuto dalla coalizione del centrodestra alle Europee, il cui spoglio era terminato qualche ora prima di quello delle comunali, ha raggiunto al ballottaggio il 49,06% dei voti.
Quella di Gaffeo è stata una super rimonta fino all’ultimo seggio. Alla prima tornata elettorale è uscita la terza candidata Silvia Menon (appoggiata da tre civiche), che ha comunque visto migliorare il risulato avuto nel 2015, quando si era candidata sindaco per la prima volta, ottenendo il 22,99% dopo un lungo testa a testa proprio con Gaffeo.
Questi i risultati raccolti dagli altri quattro sfidanti durante le elezioni del 26 maggio: Mattia Maniezzo (Movimento Cinque Stelle) 6,2%, Ezio Conchi (Cambia Rovigo e Rovigo Futura) 4,8%, Antonio Gianni Saccardin (Presenza Cristiana) 1,4%, Marco Venuto (Casapound Italia) 1%. Gambardella oltre all’appoggio della Lega poteva contare su quello di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Forza Rovigo, lista Monica Gambardella Sindaco, Obiettivo Rovigo; Gaffeo, appoggiato dal Partito Democratico e da due liste civiche (Lista Gaffeo Sindaco e Forum dei Cittadini); Maniezzo era sostenuto solo dal Movimento Cinque Stelle; Conchi ha ricevuto l’appoggio delle liste civiche Cambia Rovigo e Rovigo Futura; Menon aveva al suo fianco le liste Silvia Menon Sindaco, SiAmo Rovigo, RovigoPiù; Saccardin è stato sostenuto solo da Presenza Cristiana; Venuto solo da Casa Pound.
