martedì, 19 Marzo 2024
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Quinto di Treviso: “Lavori pubblici, sicurezza e sociale mantenendo l’equilibrio finanziario”

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Prima un giro nel territorio per comprendere le esigenze dei cittadini, poi lo studio delle relazioni arrivate dai vari uffici comunali. Il mandato da nuovo sindaco di Quinto è iniziato così per Stefania Sartori, il primo cittadino succeduto a Dal Zilio (entrato in giunta come vicesindaco) che ha stravinto la tornata amministrativa dello scorso 26 maggio riconfermando il centrodestra a trazione Carroccio alla guida del Municipio.

“Insieme ai miei assessori – spiega la Sartori – stiamo mettendo a punto il piano delle azioni che caratterizzerà questa seconda parte dell’anno. Si tratta di focalizzare le urgenze e stilare un programma strategico che possa dar e continuità all’ottimo lavoro che è stato svolto negli ultimi dieci anni”. Tra lavori pubblici e sociale, scuola e sicurezza, quello con cui il comune di Quinto, come tante altre amministrazioni locali della Regione, deve fare i conti sono i soldi.

“La questione dell’equilibrio finanziario è sempre il prerequisito per varare progetti sostenibili e fattibili” spiega la Sartori, che per recuperare risorse che consentano margini di spesa che vadano oltre i rigidi paletti fissati dalla cosiddetta disciplina fiscale a cui sono chiamati i comuni, ha già le idee chiare. “Mi pare evidente – continua il primo cittadino – che se vogliamo dare slancio sulla qualità dei servizi dobbiamo andare a battere cassa lì dove i soldi ci sono. Cioè l’Europa”. L’idea del nuovo sindaco è quindi quella di potenziare la capacità dell’amministrazione di realizzare progetti che possano essere presentati a Bruxelles in sede di bandi per i fondi diretti.

“Ci sono progettualità soprattutto nel campo del sociale, dell’occupazione e sostegno alle imprese locali come anche dell’ambiente e della messa in efficienza della pubblica amministrazione, che possono trovare risposte, in termini di finanziamento, dalle iniziative dell’Unione. Ma il prerequisito deve essere quello di avere la capacità di fare squadra fra enti locali di un territorio che possa avere omogeneità. Le azioni di un piccolo comune non sono destinate a essere premiate quando invece la sinergia potrebbe essere la carta vincente da giocare. E su questo vogliamo spenderci nei prossimi 5 anni di mandato amministrativo”. Tra gli obiettivi c’è anche quello di poter finanziare formule di co-housing destinate agli anziani per la creazione di strutture che promuovano l’indipendenza ma allo stesso tempo mettano a disposizione servizi di assistenza come quelli che sono erogati nelle cosiddette “case di riposo”.

Denis Barea

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