martedì, 19 Marzo 2024
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Premio Amnesty International Italia Rosolina Mare: una canzone contro lo sfruttamento

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Sono stati i Grace N Kaos con la canzone “Nero” (sul tema dello sfruttamento del lavoro agricolo e del caporalato) a vincere il Premio Amnesty International Italia nella sezione Emergenti a Rosolina Mare (Rovigo). Il contest si è svolto nell’ambito del festival “Voci per la libertà – Una Canzone per Amnesty”, evento in collaborazione con Amnesty International Italia che ospita ogni anno vari artisti, tra emergenti e affermati, che si sono contraddistinti per la loro sensibilità verso i diritti umani. L’edizione di quest’anno, la 22a, si è svolta fra il 18 e il 21 luglio. Significativa la campagna supportata quest’anno: “Sui diritti umani non si torna indietro”.

I Grace N Kaos, primi rodigini ad aggiudicarsi il premio assoluto dopo 22 anni, hanno anche vinto il premio del pubblico e avranno la possibilità di effettuare un tour di otto concerti promosso dal NuovoImaie. Il Premio della critica è andato al fiorentino Giulio Wilson, mentre la targa “Il migliore per noi” di Viva la radio! Network se lo sono accaparrati i cagliaritani The Roomors. Molti sono stati comunque i consensi anche per gli altri due finalisti, Chiara Patronella e Chiara Effe. Grande attesa per l’ospite d’onore Roy Paci, vincitore del Premio Amnesty International Italia nella sezione Big per la canzone “Salvagente” (realizzata con Willie Peyote). L’artista siciliano si è esibito in serata con il rapper Picciotto; i due, accompagnati dal producer Gheesa, hanno portato in scena un mash up di sonorità che ha attraversato i rispettivi stili musicali e contenuti.

Con Paci c’è stato anche un incontro nel quale ha fra l’altro dichiarato: “Non penso di essere io il protagonista di questo premio, vorrei che il protagonista fosse l’umanità delle persone. Questo premio è come la pacca di una amica, Amnesty, che ti dice ‘continua cosi, ci sono io a fianco a te’ per quello che ho fatto schierandomi in prima persona. Sono emozionatissimo, mi viene da piangere, come un bambino. Senza vergognarmene.” Quattro giorni di musica, arte, impegno civile, emozioni e divertimento: è questo il consolidato format del festival, che non è solo musica: durante le giornate del festival è stato possibile visitare le mostre “In arte Dudu” (la Dichiarazione universale dei diritti umani illustrata da giovani artisti), Andrea Artosi con “Parliamone in piazza”, su numeri e persone di origine straniera abitanti a Rovigo, le installazioni colorate di yarn bombing di ‘’ Love difference”, l’arte urbana per la socializzazione, ‘’Traccia differita’’ di Jessica Ferro e “Inalienabile”, opera immersiva di Silvia Rotelli su musica e diritti umani.

Melania Ruggini