venerdì, 29 Marzo 2024
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Pasquali a Tommasi: “Cavarzere si deve fondere con Chioggia e Cona”

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“Lasciamo stare campanili e poltrone – sollecita il consigliere – e proviamo a dare un futuro ai nostri territori e cittadini”

“Oltre al calo demografico che i Comuni di Cavarzere e Cona stanno vivendo, esordisce Pasquali, il dato di coloro che si trovano disoccupati e senza lavoro è un campanello d’allarme che un amministratore pubblico non può far finta di non vedere. È arrivato il momento di scelte forti orientate a dare un futuro alle prossime generazioni e più in particolare ai nostri figli”.

Così il consigliere di minoranza Emanuele Pasquali “striglia” l’amministrazione di Cavarzere, chiedendo azioni per il rilancio del territorio.

Lo spunto sono i dati relativi alle domande di reddito di cittadinanza, la misura introdotta dal governo Lega-5 stelle a sostegno dei disoccupati.

“Vedere il Comune di Cavarzere al 13° posto della graduatoria del Veneto con 152 domande accolte su 13.637 e scorgere insieme poco distanti sia il Comune di Chioggia e di Cona, mette in risalto la difficoltà della zona meridionale della Provincia di Venezia” commenta Pasquali, che cita ad esempio i problemi legati alla mobilità e alla scarsa attrattività dell’area industriale cittadina.

“La soluzione del reddito di cittadinanza non può ovviare alla mancanza di lavoro e non possiamo nemmeno pensare che attraverso il contributo di 300 o 400 euro una famiglia possa vivere e creare benessere nel territorio. Siamo la parte più povera della provincia”.

Da qui, la richiesta di riprendere in mano la fusione, non solo con il Comune di Cona ma anche con quello di Chioggia per “incominciare a parlare con una voce sola e sedersi ai tavoli istituzionali con un peso specifico che rappresenti l’intero territorio e popolazione”.

Quindi, l’affondo finale: “Non dobbiamo avere paura di perdere la poltrona, come ha dimostrato il sindaco Tommasi negando ogni trattativa con il Comune di Cona, e non possiamo nemmeno voltarci dall’altra parte senza dare risposte al mondo imprenditoriale e più in particolare ai nostri giovani disoccupati. Chiedo coraggio a tutti gli amministratori della zona sud. Lasciamo stare campanili e poltrone e proviamo con umiltà e passione a dare un futuro ai nostri territori e cittadini”.

Giorgia Gay