venerdì, 24 Marzo 2023

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Adria: “Piscina comunale? Per la riapertura si dovrà attendere gennaio 2020”

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Procedura normale o d’urgenza: è polemica tra sindaco e opposizione

A metà ottobre nella sala della giunta del Comune di Adria, il sindaco Omar Barbierato e la dirigente Eva Caporella hanno illustrato la questione che riguarda la piscina comunale, chiusa il 4 ottobre scorso su ordinanza comunale, per problemi di sicurezza nello specifico nella zona vasche.

In primo luogo, è il primo cittadino Omar Barbierato che commenta: “I passaggi che sono stati fatti fino ad oggi è capire se era possibile agire in somma urgenza, ma nel momento in cui la somma urgenza non si poteva portare avanti perché mancava il pericolo per l’incolumità pubblica, si è deciso di agire con la procedura normale, che non dovrebbe avere un lasso di tempo diverso dall’altra procedura”. La dirigente Eva Caporella ha specificato però che la riapertura entro fine anno è esclusa: “Speriamo che ad inizio del prossimo anno finiscano i lavori, salvo chiaramente problematiche in corso d’opera che potrebbero prolungare gli stessi”.

Federico Ferro, legale rappresentante di Inn.nova, spiega: “Non ci sarà nessun licenziamento. I dipendenti sono in tutto 9 e non 13, inoltre stanno usufruendo al momento di tutte le ferie e dei permessi maturati, quindi, per ora, continuano a percepire lo stipendio. Stiamo lavorando assieme a consulenti del lavoro per capire se il nostro Consorzio rientra all’interno della possibilità di richiesta di cassa integrazione”.
Il presidente Ferro aggiunge infine: “Nel caso in cui non sia possibile attivare la cassa integrazione e il Comune di Adria non abbia ancora finito i lavori, si provvederà alla sospensione dei dipendenti, il che vuol dire che tutti vedranno garantito il posto di lavoro, nessuno rimarrà a casa”.

A questo punto è l’opposizione con il consigliere di minoranza Paolo Baruffaldi che commenta: “Fin dal primo minuto il sindaco aveva parlato di somma urgenza per i lavori della piscina, ma sapevano già a priori che non sarebbe stato, visto che non c’erano assolutamente i presupposti per agire in regime di una somma urgenza. Si è passati dal dichiarare che bastavano 45 giorni, alla probabile apertura per metà gennaio, forse. Una situazione veramente difficile non solo per il gestore, il consorzio Inn.nova, ma soprattutto per tutti i lavoratori che ci sono al suo interno”.

Stefano Spano

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Giorgia Gay
Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news

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