giovedì, 18 Aprile 2024
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Cartura: “Giotto a portata di tutti” da dicembre l’esposizione

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Per più di un mese conferenze, concerti, visite guidate alla riproduzione in scala della celebre Cappella degli Scrovegni

Tutto pronto per “Giotto a portata di tutti”, contenitore di proposte culturali, promosso da Comitato genitori dell’Istituto comprensivo Nicolò Tommaseo, parrocchia di Cartura, Comune, Associazione Carturalmente e Cooperativa Sociale Giovani e Amici – Umami Factory.

Dal 1°dicembre al 6 gennaio si susseguiranno conferenze, visite guidate, laboratori, attività scolastiche, concerti, approfondimenti, momenti di convivialità e condivisione che ruoteranno intorno all’evento clou: la mostra “Il Vangelo secondo Giotto. La Cappella degli Scrovegni”, prodotta da Itaca e curata dal professor Roberto Filippetti.

Si tratta di una fedelissima riproduzione fotografica, in scala 1:4, della Cappella degli Scrovegni di Padova, allestita nel teatro parrocchiale. “Mi ha affascinato l’idea di portare a Cartura il Giotto – commenta il sindaco Pasqualina Franzolin – offrendo la possibilità a tutti i concittadini di ammirare da vicino le immagini, le iconografie, le storie del Vangelo attraverso le immagini della Cappella degli Scrovegni. Per la realizzazione e l’organizzazione di questo grande progetto si è riusciti a coinvolgere un gran numero di persone del paese, questo ci ha fatto sentire ancora più uniti come comunità”.

La visita alla mostra sarà accompagnata da volontari preparati dal professor Filippetti. L’allestimento è a disposizione di scolaresche, gruppi di catechismo, appassionati, famiglie. Abbinata alla visita, per le scolaresche sono stati programmati dei laboratori organizzati e gestiti da Carturalmente e da Umami factory.

“Religione e arte, pur costituendo due universi distinti, si ritrovano coniugate tra loro – spiega il parroco don Giuseppe Sinigaglia – La Cappella degli Scrovegni possa a Cartura risvegliare in tutti il senso di una storia sacra, che trova nell’arte la sua memoria e che chiede di essere attualizzata e rivissuta qui e ora, nella nostra vita personale e comunitaria”.

Francesco Sturaro