venerdì, 29 Marzo 2024
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A Rovigo i vigili del fuoco chiedono più riconoscimento e tutela

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Chiedono al Governo la valorizzazione del proprio lavoro, dal punto di vista retributivo e previdenziale, maggiore tutela per gli infortuni e le malattie professionali

Anche il corpo dei vigili del fuoco di Rovigo si è visto costretto a preparare una maxi mobilitazione di protesta, andata in scena con un sit-in davanti alla Prefettura. “Tutti in piazza. Perché i vigili del fuoco meritano di più”. Così recitava la locandina, nella quale spiccano le tre sigle sindacali Fp Cgil Vvf, Fns Cisl, Uilpa Vigili del Fuoco.

“La protesta rientrava nella manifestazione unitaria confederale a carattere nazionale e regionale – hanno spiegato Marco Vangelista di Cgil, Pietro Borgato di Cisl, Paolo Franceschetti di Uilpa – Oltre ai sit-in e presidi in tutte le Prefetture del Paese, sono stati proclamati quattro giorni di sciopero generale del personale”.

Il primo di questi è stato giovedì 21 novembre, proseguendo poi il 2, 12 e 21 dicembre. “I vigili del fuoco chiedono al Governo la valorizzazione del proprio lavoro, dal punto di vista retributivo e previdenziale, maggiore tutela per gli infortuni e le malattie professionali, un riconoscimento reale delle specificità e dell’alta professionalità, il potenziamento degli organici. Queste questioni non hanno ancora trovato il giusto riscontro nella Legge di bilancio, in fase di discussione in Parlamento”.

La giornata di mobilitazione di Rovigo, così come quelle svoltesi in tutto il Veneto e nel resto dello Stivale, è stata indetta dai sindacati di categoria, visto il mancato riconoscimento della specificità professionale dei lavoratori del comparto, che non sono da meno rispetto agli operatori di altri settori legati a sicurezza e soccorso pubblico.

“Ad aggravare la situazione è la mancanza di un sistema previdenziale complementare, che consenta ai vigili del fuoco, neo assunti in particolare, di vedersi garantire una pensione adeguata alle aspettative di vita futura”.

Marco Scarazzatti