giovedì, 28 Marzo 2024
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Le diverse anime del Pd a Chioggia si raccontano

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Una convivenza pacifica in un contesto di reale e costruttivo confronto che consente al partito cittadino di lavorare con serenità, altra cosa è il rapporto con il Movimento 5 stelle locale, soprattutto dopo l’episodio occorso a Montanariello

Chi pensa che la politica locale, quella dei Comuni, dei problemi “reali” segua dinamiche e indirizzi con un occhio a ciò che accade su scala nazionale, spesso sbaglia. Un esempio concreto è quello di Chioggia. Se giornali e tv riportano quotidianamente le diverse impressioni, orientamenti e persino opposte votazioni alle Camere delle “fazioni” del PD (pro-Martina, pro-Zingaretti, gli ormai ex renziani per citare le maggiori), non si può certo dire che altrettanto valga per le dinamiche locali del partito.

Le “diversità” degli esponenti di spicco della realtà clodiense (la frangia pro-Martina è rappresentata da Barbara Penzo e quella più vicina a Zingaretti vede Jonatan Montanariello in prima fila) non sembrano ostacolare l’operato dei due in Consiglio Comunale, anzi sono viste come un valore aggiunto. Per ammissione dello stesso Montanariello “le differenze ci sono, ma nel caso di Chioggia non sono certo motivo di attrito”. Di sicuro è diversa l’indole dei due rappresentanti politici, come pure la “mission” che ciascuno si pone.

“Barbara è sicuramente una personalità con consolidata esperienza, abile nel mediare e gestire le tante problematiche presenti nel territorio. Le sue competenze professionali e quelle acquisite sul campo a Chioggia sono necessarie e sicuramente diverse dalle mie; è giusto sia il Segretario del PD di Chioggia. Io porto avanti le mie battaglie in maniera più energica in consiglio, quasi da “testa d’ ariete” del partito. Alla domanda se ci siano stati in passato momenti di scontro, la risposta è categorica “assolutamente no, si lavora tutti insieme con massimo rispetto; senza dimenticare il prezioso aiuto di Lucio Tiozzo; che per competenza ed esperienza acquisita nel tempo è senza dubbio fondamentale”.

La chiacchierata si sposta quindi sul significativo episodio accaduto in Consiglio Comunale a inizio novembre, quando Giuliano Fiorindo, presidente del comitato di Valli e a detta di Montanariello “vicino alla maggioranza M5S”, durante un’ acceso dibattito in Consiglio, sembra abbia alzato le mani contro di lui. “Non posso rilasciare dichiarazioni in merito – afferma Montanariello – ho affidato all’avvocato Grasso la gestione della vicenda per mio conto.

L’unica cosa che mi sento di dire è che da certe persone appartenenti alla maggioranza M5S mi aspettavo, se non solidarietà, quantomeno il silenzio in segno di rispetto. Invece ciò che è accaduto è stato mascherato come si fosse trattato di “due pacchette”. Il difficilissimo e delicato accordo di Governo PD e M5S resiste tra alti e bassi? Le diversità di opinioni dei democratici mettono in difficoltà il partito nelle scelte cruciali per il Paese? “ Da noi si procede compatti e l’uno a fianco dell’altro”.

Luca Rapacciuolo