martedì, 19 Marzo 2024
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Rovigo: “Il mio impegno per il rilancio”

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Intervista al vicesindaco e assessore alla Cultura Roberto Tovo: “In sei mesi abbiamo dato vita a molte iniziative e progetti, tra questi l’accordo con l’Accademia dei Concordi. Riconfermate le iniziative collaudate”

I primi sei mesi da vicesindaco, con delega tra le altre cose al settore della Cultura, hanno visto molto impegnato Roberto Tovo nel rilancio di Rovigo.

Come giudica questa prima metà del primo anno di mandato e come si aspettava essere un amministratore di un ente pubblico? “Devo dire che non ho avuto molte sorprese: essere assessore è proprio così come me lo aspettavo: ossia impegnativo. Si tratta di aiutare la nostra città. Un compito che mi onora. Gli impegni si affrontano con soddisfazione e sacrificio. Devo anche dire che sei mesi sono a mio avviso un arco di tempo prematuro per fare bilanci sull’operato. A me sembra che si sia dato vita a diverse cose: tra queste mi piace ricordare l’accordo con l’Accademia dei Concordi, lo strepitoso successo della stagione teatrale, la vivacità della città con vari eventi e risposte positive”.

Cosa attende Rovigo con il nuovo anno? “Per la seconda parte del 2020, abbiamo in programma alcuni eventi collegati ai 1.100 anni del castello. L’impegno principale è la conferma e la riproposizione di tutti i festival della città, partendo dal Maggio Rodigino, fino ad arrivare alle diverse manifestazioni di settembre e la stagione del teatro sociale, quest’ultima anche in ottica 2020-2021”.

Ha un proposito o sogno nel cassetto? “Mi piacerebbe che i rodigini e anche quelli da fuori città, capissero il valore e le potenzialità di questa città, anche grazie alle numerose attività svolte nel capoluogo”.

Il progetto Rovigo Capitale della Cultura a che punto è? “Più che un vero e proprio progetto sarà la conseguenza di una progettualità che stiamo portando avanti. Tutti gli eventi che stiamo organizzando sono in collaborazione con il Museo dei Grandi Fiumi e l’Accademia dei Concordi. Tutto questo, tra uno o due anni, potrebbe portarci ad essere pronti come capitale italiana della cultura”.

Che cosa la rende triste a livello di amministratore? “Siamo ancora in un periodo con vincoli finanziari notevoli. Non ci sono i margini per garantire supporto a realtà che meriterebbero i giusti spazi. Percepisco molte richieste di sostegno e vivacità, ma le disponibilità finanziarie comunali continuano a mancare”.

A quando una rete di eventi tra Rovigo e i paesi limitrofi? “Sollecitazione importante questa. Già nelle ultime settimane del 2019 ho iniziato a lavorare a livello locale. Maggio, giugno, settembre, ottobre sono i mesi con più eventi. Stiamo facendo un coordinamento e da qui faremo un pre-calendario di eventi. Non ho visto cattiva volontà o qualcuno che lo faccia apposta, manca il tempo per organizzare gli eventi assieme. Però si può lavorare assieme con Rovigo e i paesi limitrofi”.

A livello di finanziamenti, quanto assorbe la cultura? “Il grosso delle spese riguarda le attività del teatro sociale: 480mila euro annui solo per la lirica, grazie al finanziamento unico per lo spettacolo. Abbiamo la fortuna di avere la Fondazione Cariparo che ci sostiene per tutti i maggiori eventi cittadini. Siamo in attesa di capire quanti e quali sono i progetti che saranno finanziati. Hanno finanziato 1 milione di euro per il bando Culturalmente per le province di Padova e di Rovigo”.

Marco Scarazzatti