martedì, 19 Marzo 2024
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Sicurezza, emergenza droga a Ponte San Nicolò, più illuminazione e videsorveglianza

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Ad ora non si sono attivati gruppi del controllo di vicinato. Accesi 2.962 punti luce. Aumentano le denunce

L’amministrazione di Ponte San Nicolò segue la linea del programma elettorale, e investe nella sicurezza a 360 gradi. Al primo posto c’è la sicurezza delle persone, ma anche quelle del territorio e dell’ambiente. La sicurezza è determinata anche da una buona illuminazione pubblica e, nel territorio, ci sono 2.962 punti luce, una buona parte di questi è già a led o con lampade a basso consumo energetico. Le lampade a led, sempre più utilizzate in contesti pubblici e privati, in genere, utilizzano meno energia rispetto alle tradizionali sorgenti luminose e quindi utilizzando un consumo inferiore di kwh si riducono le emissioni di Co2 nell’ambiente.

L’amministrazione, nel tempo, sostituirà anche gli altri punti luce pubblici, non ancora a led. Un altro argomento importante per il Comune è la sicurezza idraulica, l’amministrazione lavora a stretto contatto con il Genio Civile. Questa particolare attenzione è legata alla piena del Bacchiglione del 2010, il comune fu pesantemente colpito quando un argine del fiume, ruppe a Rio di Ponte San Nicolò nei pressi della discarica. Nel sito del Comune è possibile vedere il livello del Bacchiglione dati memorizzati a partire dall’11 maggio 2017, quindi è anche possibile effettuare estrazioni statistiche sull’andamento del livello.

“A dicembre si sono tenuti gli ultimi interventi di sicurezza idraulica – dice il sindaco Martino Schiavon – sono state pulite le caditorie stradali; che hanno l’importante funzione di far defluire l’acqua nella rete fognaria”.

Le caditoie, per funzionare nel modo corretto, hanno bisogno di essere pulite regolarmente, liberate da foglie e detriti che possono ostruirle. Nei prossimi mesi sarà predisposto un progetto per il monitoraggio dei fossi, considerando la loro importante funzione di drenaggio, l’incontro sarà aperto alla cittadinanza. L’ambiente è un altro punto importante della sicurezza, il Comune, in contatto con Arpav, tiene monitorata la qualità dell’aria e ha firmato l’ordinanza per il riscaldamento della case, per il contenimento delle polveri sottili e ha applicato parzialmente la limitazione del traffico.

La criminalità nel territorio è leggermente aumentata dal 2017 al 2018, e le denunce pervenute alle forze dell’ordine sono: 286 nel 2017 e 320 nel 2018, ma nella zona, il Comune rimane uno di quelli con l’indice di delittuosità più basso. Nei numeri sono compresi tutti i casi: reati, furti, rapine e stupefacenti; forse anche per questo nel Comune non si sono attivati gruppi del controllo di vicinato, anche se l’amministrazione è interessata e, nei prossimi incontri pubblici con le forze dell’ordine sarà una delle tematica legate alla sicurezza del cittadino. La situazione è peggiore nei comuni limitrofi di Noventa Padovana, Saonara e Legnaro (quadrante est), dove il tasso di delittuosità è invece medio alto.

“La percentuale di reati che preoccupa di più -continua il sindaco – è relativa al consumo di stupefacenti. Il problema è diffuso nella cintura padovana e, a differenza di quanto si può pensare, è esteso tra i giovani del posto e i ragazzi delle scuole”. In municipio, al tavolo tecnico con le forze dell’ordine e sono emerse una serie di iniziative per implementare la sicurezza, tra gli argomenti: la videosorveglianza e la lettura targhe veicoli con i portali nel territorio. La lettura targhe è un metodo preciso ed è efficace per la sicurezza perché è collegato direttamente a una persona. Attualmente i varchi nel territorrio comunale sono due, ma l’amministrazione sta valutando di aumentarli. In merito alla videosorveglianza il Comune ha investito 100 mila euro nella sala server.

Roberta Pasqualetto