“Con la mia storia voglio dare speranza a chi è in difficoltà”
Ogni mattina Serena si alza prima dell’alba per svolgere gli esercizi che le permettono di rimettere in movimento il piede sinistro. Quindi affronta la lunga giornata che la aspetta con la consueta grinta che la accompagna da sempre, in particolare della fine dell’estate del 2018, quando a causa di una grave infezione rischiò seriamente la vita.
Mentre stava percorrendo il Cammino di Santiago, un sogno inseguito a lungo, l’atleta di Terrassa finì in ospedale per una fascite necrotizzante alla gamba sinistra. Nel 73% dei casi l’esito è letale ma Serena superò il primo intervento e riuscì a tornare in Italia, dove fu sottoposta a a molte altre operazioni. Un percorso doloroso e incerto, che le ha permesso di alzarsi dalla sedia a rotelle e di riprendere a camminare e anche a partecipare a qualche maratona, in una condizione diversa ovviamente. Si è anche laureata per la seconda volta ed è un vulcano di idee e iniziative perché, è il suo motto “se ti dicono che non si può fare, tu provaci”. Serena se l’è sentito dire molte volte e in ogni occasione lei ci ha sempre provato.
“Sono determinata – racconta – affinché la mia lotta quotidiana possa diventare speranza per le altre persone che stanno affrontando altre sfide. La vita è imprevedibilmente bastarda e ci toglie all’improvviso ciò che diamo per scontato. In ospedale incontro tante storie, tante ferite diverse e mi rendo conto di quanto la malattia, il dolore fisico e la mancanza di un futuro decoroso cambi profondamente le persone. Spesso in questa battaglia siamo lasciati soli ma io voglio dimostrare che possiamo farcela. Voglio testimoniare la speranza”.
Nicola Stievano