Il nuovo sodalizio conta per ora 15 aziende. Ha già fatto la sua prima uscita internazionale a Belgrado. Nel territorio del Comune il comparto dà lavoro durante l’anno a circa 500 persone
Si è costituito nelle scorse settimane con circa 15 aziende il “Distretto Florovivaistico di Saonara” una realtà nata per promuovere e valorizzare la produzione delle aziende florovivaistiche in Italia e all’estero e sviluppare nuoveopportunità di business. Il florivivaismo è da sempre una attività che caratterizza il tessuto economico di Saonara. Dà lavoro durante l’anno a circa 500 persone, e ha sul territorio di Saonara 40 imprese in attività. Ad illustrare di cosa si tratta e quali sono gli obbiettivi del nuovo distetto è il vicesindaco del paese Michela Lazzaro che è imprenditrice e che è anche assessore al settore florovivaistico.
“Il distretto- spiega il vicesindaco Lazzaropunta all’innovazione, all’internazionalizzazione per aumentare la competitività delle aziende. La strategia che sta alla base di questa aggregazione di aziende è quella fare sinergia tra di loro, con il territorio e con gli enti locali. Negli ultimi due anni un supporto costante anche della Camera di Commercio di Padova ha permesso di ottenere ottimi risultati. Primo fra tutti il logo distintivo del Distretto”.
“Grazie ad un bando di concorso indetto dalla Camera di commercio a settembre durante il Flormart- continua l’assessore Lazzaro- è stato proclamato il marchio d’area che identifica l’origine, la storia e la qualità delle aziende di questo settore”.
Appena costituito il nuovo distretto si è presentato ufficialmemte in una mosta mercato internazionale per proporre i suoi prodotti di altissima qualità. “Flormart e Fiera di Padova insieme al Distretto florovivaistico di Saonara- sottolinea la Lazzaro – sono stati presenti ad ad Agro Belgrade 2020 con un proprio stand. E’ stata la prima uscita pubblica e istituzionale della nuova associazione del “Distretto Florovivaistico di Saonara”. I riscontri sono stati positivi e sicuramente il primo passo verso una fase di ammortamento e innovazione”.
Alessandro Abbadir