venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, Simoni: “Creare fondi per salvare i commercianti di Adria”

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Federico Simoni, ex vicesindaco di Adria fa una proposta per cercare si salvaguardare gli esercizi commerciali del territorio durante l’emergenza Coronavirus

Federico Simoni
Federico Simoni

“È nei periodi di crisi che si vede chi ha veramente la capacità ed il coraggio di fare le cose. È un momento gravissimo, in primis per lo stato sanitario del nostro territorio, colpito duramente, anche se non in maniera così diretta, dalle conseguenze che sta portando il coronavirus- sono queste le parole dell’ex vicesindaco di Adria Federico Simoni -. L’attenzione deve essere massima sui comportamenti da tenere per evitare di essere contagiati ed il diffondersi del contagio e, oltre ai problemi sanitari, le istituzioni devono guardare alla tenuta del proprio sistema produttivo, ed i comuni alle proprie realtà locali. Adria è da sempre città dedita al commercio ed ai servizi”.

E continua: “L’amministrazione comunale deve immediatamente, senza tentennamenti e senza perdere ulteriore tempo, predisporre aiuti economici diretti ed indiretti a tutte quelle attività produttive che, a causa del protrarsi dello stato di emergenza sanitaria, hanno visto drasticamente calare il proprio lavoro, le proprie commesse, i propri clienti”.

“Ha fatto notizia la scelta del presidente di Adriashopping Mauro Trombini che ha deciso volontariamente, dopo i controlli avuti, di chiudere la propria attività ed evitare così di ricadere nelle maglie di sanzioni dovute, ma oggettivamente difficili da prevenire. È difficilissimo per qualsiasi gestore di bar, ristoranti o attività il commercio in generale, infatti, far mantenere le distanze di sicurezza previste nel Dpcm sui protocolli contro il coronavirus”.

Coronavirus, la proposta di Simoni per Adria:

“Ed è per questo che faccio una proposta concreta all’amministrazione comunale: usi quei soldi che arriveranno dal bando regionale sui Distretti del Commercio, per creare fondi ad hoc per lo sgravio parziale, o meglio ancora totale, di imposte e tasse comunali a tutte quelle attività del commercio sia fisso che ambulante che da questa crisi stanno avendo i danni maggiori”.

“Per ogni attività che va in difficoltà e che chiude, ricordiamocelo bene, rimangono senza lavoro e quindi senza stipendi non solo il titolare ma anche i dipendenti e i collaboratori, creando così un danno economico e sociale di proporzioni inimmaginabili. Aldilà di ogni polemica sulla paternità del riconoscimento di Adria quale distretto del Commercio, invito con il cuore il sindaco Barbierato e la sua giunta a prendere in considerazione questo mio proposta, e la faccio sottoscrivendo in pieno l’appello all’unità e alla coesione necessaria che tutte le forze politiche e tutte le istituzioni stanno facendo a qualsiasi livello”.

“Lavoriamo insieme per la nostra amata città e per gli adriesi, perché si possa tutti assieme superare questo momento che resterà per sempre nella storia – conclude Simoni -, e per la quale dobbiamo passare indenni e uscirne più forti di prima”.

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