martedì, 16 Aprile 2024
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Coronavirus, Riviera del Brenta: tanti parrucchieri abusivi

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L’Associazione Artigiani Piccola e Media impresa Città della Riviera del Brenta lanciano l’allarme: nonostante le misure di limitazione imposte per il contrasto al Coronavirus in queste settimane, si assiste attoniti al dilagare nel comprensorio del fenomeno dell’abusivismo nel settore dei parrucchieri e benessere della persona.

Parrucchieri
Parrucchieri

L’Associazione invita perciò i cittadini, a denunciare prontamente questi fenomeni alle forze dell’ordine e all’autorità giudiziaria. A denunciare il fenomeno sono per l’associazione direttamente il Presidente Luca Vanzan e Stefano Lazzari capo categoria del settore benessere (parrucchieri-estetica).

Parrucchieri abusivi: l’allarme di Associazione Artigiani Piccola e Media impresa Città della Riviera del Brenta

“Nonostante – spiegano Vanzan e Lazzari – le varie segnalazioni, il fenomeno è sempre stato sottovalutato dagli organi competenti, e cosi mentre nei saloni le misure d’igiene e di regole si abbondava, l’abusivismo prendeva sempre più piede e si fingeva di non vedere. All’inizio dell’epidemia Covid 19, gli artigiani del settore benessere (parrucchieri-estetica) hanno dimostrato rispetto delle regole e senso civico, sospendendo ogni attività, rispettando i provvedimenti legislativi pur sapendo che causavano delle pesanti conseguenze economiche. Mentre i professionisti regolari si fermavano, c’è stato un gran aumento di irregolari nel comprensorio della Riviera del Brenta che, nel totale disprezzo delle regole e della salute, senza nessuna misura di precauzione, hanno continuato ad andare di casa in casa e hanno esposto maggiormente al rischio contagio anche le persone che a loro chiedevano servizi”.

Chiaro l’appello degli artigiani della Riviera. “Speriamo – concludono Vanzan e Lazzari- che dopo questo brutto periodo si cominci a prendere provvedimenti seri sull’abusivismo, che oltre a non pagare le tasse, mettono a rischio la salute di tutti. Occorre ricordare ai cittadini che il servizio a domicilio non è consentito in nessun caso,ed utilizzarlo è un reato, oltre ad esporsi a notevoli rischi”. L’invito quindi è infine a chi venisse a conoscenza di questi comportamenti, di denunciarli immediatamente alle forze dell’ordine.