venerdì, 29 Marzo 2024
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A Noale si sferruzza per ingannare il Coronavirus

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Le formelle di lana saranno appese in punti diversi della città, simboleggeranno l’unione dei cittadini di Noale anche durante l’emergenza Coronavirus

L’iniziativa a Noale

Noale rinascerà, vestiamola a festa”. Questo è il nome dell’iniziativa lanciata da Maria Elena De Villaris cittadina di Noale e attrice fondatrice della compagnia Acqualta con il marito. Con il progetto, appoggiato dal Comune, invita le persone a realizzare con i ferri o con l’uncinetto delle formelle in lana o in altro filato che hanno in casa.

Queste formelle di 20×20 cm colorate, alla fine dell’emergenza sanitaria, saranno unite tra loro e daranno forma a delle opere che saranno poi appese nella città. L’iniziativa, di Maria Elena e di mamma Luisa, ha già entusiasmato anche persone di altri comuni che si sono subito messi all’opera sferruzzando. L’idea vuole unire le persone che, a casa per la quarantena, si trovano isolate. Il progetto, alla fine dell’emergenza, si completerà con l’incontro delle aderenti che uniranno le loro formelle in coperte per poi appenderle nella città. Queste istallazioni espireranno un messaggio positivo e di unione: simbolicamente ogni coperta sarà formata da 15 o più formelle realizzate da altrettante mani, unite nel lavoro finale.

Coronavirus, parla l’ideatrice dell’iniziativa di Noale

“Assieme alla mamma cercavamo un’idea che accomunasse più persone – dice Maria Elena – un progetto comune che ci proiettasse al post emergenza, quando potremo incontrarci tutte assieme. In questo periodo così difficile, che ci costringe così lontani, abbiamo pensato a qualcosa che potesse, almeno con la mente, farci visualizzarea quel momento. Ogni punto un pensiero positivo”. Le istallazioni, che saranno appese in diversi punti della città, simboleggeranno l’unione anche durante l’emergenza sanitaria. Il lavoro a ferri è un’operazione manuale che rilassa e impegna le mani lontane dalla tecnologia degli smartphone. Nella pagina facebook “Noale risorgerà vestiamola a festa” le partecipanti pubblicano le foto delle loro formelle mantenendo così un contatto con il gruppo. L’idea è ispirata allo yarn bombing un particolare graffitismo o arte di strada che consiste nell’esposizione di opere colorate formate da stoffe o tessuti lavorati a maglia o a uncinetto.

Roberta Pasqualetto