“Dopo aver saputo che i tamponi eseguiti sono risultati tutti negativi il sollievo è grande”. Il commento di csa Mori di Adria nella prevenzione al Coronavirus

“Nonostante le critiche ricevute il 6 marzo, quando abbiamo deciso di chiudere la struttura a qualsiasi visita, penso che la decisione presa sia stata lungimirante – dichiara il presidente del consiglio di amministrazione del Csa di Adria Simone Mori -. Mi fa piacere infatti che molte persone si siano ricredute nel tempo. Un sentito ringraziamento va a tutti gli operatori sanitari che hanno saputo affrontare questo periodo nonostante le mille difficoltà, come la carenza di dispositivi di protezione. Stano mantenendo la serenità necessaria a una casa di riposo”.
Coronavirus, la vita all’interno della csa di Adria
“La vita all’interno sta procedendo abbastanza tranquillamente, se non per il fatto che non essendoci la possibilità di contatto diretto si cerca di mettere in contatto gli ospiti con i parenti tramite tablet e telefonate: circa 90 telefonate alla settimana – continua Mori -. La nostra psicologa all’interno della struttura, la dottoressa Tagliapietra, si occupa principalmente di tenere informate le famiglie degli ospiti non autosufficienti che non riescono a mettersi in contatto con i loro cari in maniera autonoma”. “Le due coordinatrici stanno tenendo in piedi tutta l’organizzazione interna. Sono state fatte infatti delle sistemazioni in modo da creare delle zone isolate in caso in cui fossero stati riscontrati pazienti positivi. Abbiamo diviso le zone all’interno della struttura creando degli spazi dedicati agli ospiti autosufficienti separate dalle zone riservate ai non autosufficienti – conclude -. Stiamo cercando di capire se è possibile attrezzarsi con i kit sierologici veloci che segnalino in pochi minuti se vi sono in atto gli anticorpi al Covid-19, anche dal punto di vista di eventuali nuovi ingressi in struttura”. (g.f.)