venerdì, 29 Marzo 2024
HomeVenezianoMiranese NordCoronavirus, Noale: palestre e scuole di ballo tutti i nodi da sciogliere

Coronavirus, Noale: palestre e scuole di ballo tutti i nodi da sciogliere

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Le associazioni sportive che utilizzano gli spazi del Comune di Noale non pagano più l’affitto per il Coronavirus. Chiuse piscine e campi di atletica

Noale

A causa del virus tutte le palestre e le aggregazioni sportive hanno chiuso. All’inizio di marzo erano iniziate le prime restrizioni che poi hanno portato alla chiusura definitiva delle attività sportive ritenute rischiose per la loro natura dove è impossibile evitare l’aggregazione. Sicuramente quelle che soffrono di più sono le strutture private che hanno a carico spese di affitto e di utenze, che già prima dell’emergenza sanitaria riuscivano a coprire appena con gli abbonamenti mensili.

Coronavirus, le palestre e le scuole di ballo di Noale

Per il coronavirus sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, di ballo, piscine, e a Noale le situazioni sono diverse, la più utilizzata probabilmente è il palazzetto dello sport. Le associazioni sportive che utilizzano gli spazi del Comune non pagano più l’affitto, poiché non utilizzano gli spazi, mentre per chi aveva pagato anticipatamente, sarà possibile chiedere il rimborso.

Oltre al palazzetto dello sport, molto utilizzato, è sicuramente il campo di atletica, il campo sportivo comunale Calvi (nel quale si allenano gli atleti di calcio, con una squadra in eccellenza), la tensostruttura a Capelletta e alcune palestre delle scuole. La situazione è diversa per le associazioni sportive che utilizzano gli spazi privati e che quindi hanno un contratto di locazione da rispettare, e gli accordi vanno rivisti con il proprietario dell’immobile. Una parte delle attività sportive che si tengono all’interno delle strutture, avrebbero avuto il fermo estivo (generalmente a maggio o giugno), tra queste alcune interne al palazzetto come ad esempio: pallavolo, pallacanestro, joga e karate. Le altre attività all’aperto come il calcio e l’atletica anche queste fermate dalle ordinanze sanitarie, sono in attesa di nuovi decreti.

“Le attività sportive probabilmente saranno le ultime a riprendere – dice Giuseppe Mattiello assessore con delega allo sport- siamo anche noi in attesa delle decisioni ufficiali. L’amministrazione si muoverà in merito alle direttive, in primis la salute delle singole persone”. Il ministero non ha ufficializzato ancora niente sulle aperture, e tutte le cosidette ipotesi fase 2 con i calendari delle riaperture, sono solo delle supposizioni ipotetiche.

Roberta Pasqualetto