martedì, 19 Marzo 2024
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Coronavirus, Ponte San Nicolò: didattica a distanza modello in Italia

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Sono presenti una scuola dell’infanzia, 3 primarie e 2 secondarie. È frequentato da 1200 studenti e 120 docenti in 6 plessi l’istituto comprensivo di Ponte San Nicolò modello di didattica a distanza durante il Coronavirus

Istituto Comprensivo Ponte San Nicolò

Sono settimane ormai che l’Istituto Comprensivo di Ponte San Nicolò ha organizzato l’attività didattica a distanza per gli alunni. La scuola è stata una delle prime in Italia ad attivare piattaforme digitali interattive tanto da essere citata quale buon esempio sul sito internet del Ministero dell’Istruzione. Così, fin dall’inizio dell’emergenza legata al virus, l’Istituto ha riscoperto e sviluppato le potenzialità di strumenti già conosciuti e utilizzati nelle classi.

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“All’inizio ho aperto una consultazione con i docenti – racconta il dirigente scolastico Paolo Farina – chiedendo loro suggerimenti e consigli per rendere più organica possibile l’offerta. Poi ho fatto una sintesi e fornito alcune linee guida per la didattica a distanza”.

L’attività si svolge ogni giorno con momenti di lezioni multimediali audio e video, con modalità innovative spesso impedite dalla rigidità delle lezioni tradizionali. Ora si rivelano armi vincenti. Gli insegnanti sono liberi di individuare i sistemi che ritengono più appropriati, tenendo conto dei diversi gradi delle classi. Viene mantenuta una certa flessibilità, anche oraria, privilegiando la qualità alla quantità.

C’è meno preoccupazione per i contenuti e più attenzione alle competenze di base come lettura, calcolo, ascolto, produzione scritta e orale. Oltre alle lezioni veicolate attraverso video e documenti, ci sono i momenti cosiddetti in “asincrono”, che vedono gli studenti impegnati a lavorare in autonomia, nei momenti della giornata che preferiscono, anche senza collegamento a strumenti informatici. L’Istituto di Ponte San Nicolò è una struttura con numeri importanti. Sono presenti una scuola dell’infanzia, tre primarie e due secondarie. È frequentato da 1200 studenti e 120 docenti distribuiti nei sei plessi dislocati tra Ponte San Nicolò e le sue frazioni.

Le esigenze dettate dall’isolamento domiciliare, cercano di potenziare non solo le competenze digitali, ma anche quelle sociali e civiche. I professori valorizzano lo spirito di iniziativa e autoimprenditorialità, la consapevolezza ed espressione culturale, l’arte di imparare ad imparare. Non manca l’aspetto legato all’incoraggiamento, all’attenzione per come stanno bambini e ragazzi che, per età e natura, sarebbero portati più di chiunque altro all’uscita, all’incontro, alla condivisione.

”Non sapendo se l’anno ripartirà (e pare proprio di no al momento in cui scriviamo) – afferma il dirigente scolastico – abbiamo predisposto delle griglie dove i docenti potranno inserire le loro osservazioni e alcune valutazioni formative che, al bisogno, potranno essere tradotte in valutazioni sommative, in voti. Questo serve per dare un feedback agli alunni e alle famiglie. Cerchiamo di fare del nostro meglio, di necessità virtù. Sono convinto, comunque, che, la didattica a distanza non possa in alcun modo essere considerata una sostituzione alla didattica in presenza, la relazione docente-studente in classe è insostituibile”.

Eliana Camporese