martedì, 16 Aprile 2024
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“Dall’emergenza il Veneto può ripartire di slancio”

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Tra le priorità il consigliere regionale padovano sottolinea l’attenzione ai servizi sanitari territoriali e al personale in forze, ma anche la necessità di un adeguato rilancio del settore turistico

Maurizio Conte

Maurizio Conte, Consigliere Regionale padovano, già Assessore Regionale con la delega all’Ambiente, è attuale componente della II^ Commissione Ambiente e Lavori Pubblici.

Consigliere Conte, cosa ne pensa della situazione del Veneto dopo l’esperienza dell’emergenza coronavirus?

“L’esperienza dell’emergenza coronavirus può diventare una nuova opportunità per il Veneto, per poter ripartire con nuovo slancio e con nuove opportunità. Anche in Veneto sono stati fatti degli errori collegati sicuramente alla non conoscenza del virus e di conseguenza alla necessità di inventare dei protocolli che permettessero un azione di prevenzione e di sicurezza per la salute dei cittadini: nel complesso però la Sanità Veneta ha dimostrato efficienza e preparazione, soprattutto grazie alle intuizioni di qualche luminare e alla professionalità e dedizione che medici, infermieri, operatori sanitari hanno dimostrato”.

Cosa potrebbe essere migliorato in Sanità?

“Soprattutto in ambito sanitario certe scelte hanno avuto un forte impatto sulle prestazioni sanitarie territoriali (es. chiusura dell’Ospedale di Schiavonia) comportando lo spostamento in altri ospedali, per interventi o per visite specialistiche, di tanti cittadini di quel territorio”.

“Si è capito quindi come sia fondamentale la Medicina del Territorio, l’importanza dei Medici di Base, la necessità di potenziare prestazioni preventive e complementari al di fuori degli Ospedali, rivedendo magari anche le dimensioni delle Ulss sulla base dei flussi reali dei fruitori delle varie prestazioni. Senza dimenticarsi del giusto riconoscimento economico a chi opera nella sanità pubblica”.

Per questa emergenza in cosa si è impegnato direttamente lei, consigliere Conte?

“Grazie al mio ruolo e all’attività in Consiglio sono riuscito, evidenziando le criticità, a sensibilizzare il legislatore sulla necessità di calmierare i prezzi delle mascherine e dei vari dispositivi per la sicurezza personale, sull’opportunità di erogare contributi alle società culturali e sportive in forte difficoltà economica, a evidenziare l’inopportunità da parte dell’Azienda Ospedaliera di Padova nel richiedere il pagamento dei tamponi fatti agli anziani nelle case di riposo”.

Quali saranno le priorità che si dovranno affrontare nei prossimi mesi in Regione Veneto?

“In Regione Veneto sicuramente il settore del turismo, in forte crisi proprio per l’emergenza coronavirus, diventa prioritario nella politica di rilancio dell’economia di questo territorio. Diventa fondamentale la fase di comunicazione e di promozione per recuperare i flussi turistici Italiano ed Internazionale: è per questo che ho proposto che il portale Veneto. EU diventi il portale delle prenotazioni turistiche in Veneto, eliminando i costi di gestione booking agli operatori turistici veneti. Collegati al turismo ci sono i settori dell’Agricoltura e dell’Ambiente, settori fondamentali per la valorizzazione delle bellezze naturali e dei prodotti tipici della nostra Terra, che hanno bisogno di una nuova politica di rilancio e sostegno guardando alle opportunità di finanziamento dei Fondi Europei”.

Come secondo lei si potrebbero risolvere tutte queste questioni/ problematiche?

“Proprio in considerazione di come il Veneto ha gestito l’emergenza coronavirus, sono sempre più convinto che potremo farcela solo attuando velocemente quel riconoscimento di ulteriori e specifiche forme di autonomia che il popolo Veneto ha chiesto con forza con il referendum del 2017: sarà questo il mio prioritario impegno, se rieletto, nella prossima legislatura in Regione”.

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