venerdì, 29 Marzo 2024
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Istrana, il gran cuore dei cittadini che ha anticipato le istituzioni

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Sono tante le mail pervenute al Comune di Istrana di persone che volevano aiutare. Amministrazione e associazioni fanno partire la catena di solidarietà

Istrana

Il buon cuore degli istranesi fa da padrone in questa quarantena. Nessuno si è tirato indietro e al grido d’aiuto delle famiglie in difficoltà ha risposto aderendo all’iniziativa del Comune di raccolta cibo e beni per l’igiene personale nei maggiori supermercati della zona.

Istrana, la catena di solidarietà

“Con la protezione civile e la Caritas abbiamo organizzato dei punti di raccolta a Istrana Alì, Prix e Crai dove le persone possono depositare qualcosa che comprano di più, poi ogni due giorni andiamo a raccogliere e depositiamo il materiale in un magazzino – affermano dal Comune -. Lì vengono create dalle borse e vengono distribuite dalla Caritas alle famiglie in difficoltà”. L’iniziativa a Istrana era partita prima che dal Governo venissero stanziati i fondi per le persone in difficoltà e continua tutt’ora. A spingere in questa direzione erano stati gli stessi cittadini che avevano percepito le difficoltà di qualcuno nel comprare il cibo e i beni di prima necessità.

“Abbiamo avuto un buon riscontro – affermano con soddisfazione dal Comune – . Da parte dei cittadini arrivavano tantissime mail perché tutti volevano dare una mano con quello che potevano offrire e questa solidarietà si è poi riversata in termini concreti con le donazioni. Ogni due giorni i ragazzi della Protezione civile passano per i supermercati a ritirare il raccolto che viene poi distribuito e siamo molto soddisfatti di quanto ricevuto”. Tra le cose maggiormente donate c’è la pasta, presente in grande quantità nei magazzini della Caritas. Per questo motivo l’amministrazione ha poi indirizzato le persone anche verso altri alimenti come il riso, i sughi pronti, le farine e anche prodotti per l’igiene come shampoo, bagnoschiuma e dentifrici. A questi aiuti dei cittadini per i cittadini, si sono poi aggiunti i buoni spesa del Governo che i Comuni hanno distribuito tra le famiglie che ne hanno fatto richiesta tramite l’autocertificazione.

“Le famiglie che ne hanno fatto richiesta erano già note ai servizi sociali del Comune – affermano –. Non c’è stato un grande aumento delle famiglie in difficoltà ma va evidenziato che c’è anche qualcuno che per pudore non ha voluto fare richiesta. Non bisogna aver vergogna di essere in difficoltà, è normale in una situazione come questa, ci si aiuta a vicenda ognuno con i propri mezzi. Il senso di comunità che hanno dimostrato i cittadini durante quest’emergenza è molto forte”.

Lucia Russo

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