giovedì, 28 Marzo 2024
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Piove di Sacco: ristrutturazione dell’obitorio, se ne torna a parlare

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Si torna a parlare dell’obitorio cittadino, da tempo bisognoso di lavori di ristrutturazione. La struttura dedicata alle salme dei defunti si trova in via San Rocco, nell’area ospedaliera, a qualche centinaio di metri dall’ingresso del nosocomio.

ospedaleA sollevare la questione, con un’interrogazione in consiglio comunale nelle scorse settimane, è stato il consigliere di minoranza Enrico Zennaro, capogruppo di Forza Piove. “Nel 2013 – ha illustrato Zennaro – in consiglio comunale fu presentata un’interrogazione sul pietoso stato in cui versava già allora l’obitorio. Un edificio ormai vecchio, una struttura inadeguata sia per le famiglie che non trovano un luogo consono per piangere i loro cari sia per gli operatori sanitari che quotidianamente svolgono il loro lavoro”. In quell’occasione il sindaco Davide Gianella, precisando che l’obitorio non è del Comune e che la competenza è dell’Usl, confermò che i lavori erano necessari e che ci sarebbe stato l’impegno a richiedere alla Regione uno stanziamento di risorse, al tempo non disponibili, per permettere all’Usl di avviare le procedure necessarie all’inizio dei cantieri.

“Interroghiamo – ha continuato Zennaro – per sapere se effettivamente sia stato dato seguito a quanto promesso e le eventuali risposte ricevute”. “Dal 2013 a oggi – ha risposto il sindaco Gianella – si sono succeduti nella nostra Usl tre direttori generali e quattro direttori medici ospedalieri. La questione è stata discussa più volte nei vari tavoli di lavoro. La priorità in questi anni è stata data alla riorganizzazione dell’Usl. C’è stato un grande lavoro, ad esempio, per rimappare e cambiare i catastali di alcune parti dell’ospedale che risultavano ancora intestate all’Usl 23 (poi diventata 14, quindi 16 e ora 6 Euganea). La notizia positiva è che a quante pare ci sia sul tavolo una nuova linea di finanziamento regionale per l’Immacolata Concezione, con dei progetti che riguardano da una parte le dotazioni mediche dall’altra le infrastrutture”.