martedì, 19 Marzo 2024
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Artigiani Riviera del Brenta, superate le 200 domande di contributo

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Sono oltre 200 le domande di contributo pervenute all’ Associazione Artigiani e Piccola Impresa Città della Riviera del Brenta in queste ultime settimane, nel comprensorio dei 10 comuni dell’area, dopo la ripartenza dalla fine del lockdown

Giorgio Chinellato

A fare il punto della situazione è il segretario dell’associazione Giorgio Chinellato.“Sono pervenute fino ad ora – spiega Chinellato – da tutte le categorie, oltre 200 domande di contributo a fondo perduto che sono state predisposte dall’Associazione nei confronti delle aziende iscritte. Sono stati dati complessivamente contributi e prestiti per 250 mila euro che hanno variato da , da zero, a qualche migliaio di euro, fino, in base al calo del volume d’affari dell’azienda coinvolta, a 20 mila euro”.

Le parole del segretario dell’associazione Giorgio Chinellato

Ma non solo. “In queste settimane inoltre va segnalato – sottolinea Chinellato- non è mancato il ricorso massiccio per i lavoratori del settore alla cassa integrazione. In tutti i settori, i titolari delle imprese artigiane ne hanno fatto uso. Sono così oltre un migliaio i dipendenti delle imprese artigiane della Riviera del Brenta che attualmente usufruiscono di ammortizzatori sociali per i propri lavoratori e continueranno a farlo anche nei prossimi mesi”.

In questo periodo hanno risentito della crisi in particolar modo il settore della calzatura, del turismo e di tutto l’indotto collegato, dell’ autoriparazione e della meccanica e della cura della persona come parrucchieri barbieri ed estetiste. Gli artigiani della Riviera del Brenta sperano in una ripresa importante a settembre di tutti i settori, in particolar modo anche del comparto dell’edilizia che conta nell’associazione comprensoriale 120 aziende iscritte. “Le aziende edili e dell’indotto, in particolar modo potranno utilizzare gli incentivi degli ecobonus al 110 % , rilanciando un settore così- conclude Chinellato – che era stato pesantemente colpito anche dalla crisi economica del 2008“.