martedì, 19 Marzo 2024
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Il giornalista di Rovigo, Piergiorgio Callegari racconta la sua esperienza

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Risultato positivo al Coronavirus all’ospedale di Rovigo poi è stato ricoverato diverse settimane a Trecenta

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Il giornalista di Rovigo Calligari paziente Covid al Trecenta

Tra i pazienti ricoverati nel reparto Covid-19, c’era anche il giornalista di Rovigo Piergiorgio Callegari, storica firma del mensile All Rugby, oltre che collaboratore del Corriere dello Sport ed ex responsabile dello sport de La Repubblica Veneta. “Sono stato coccolato giorno e notte, con un grado di efficienza mai vista, una professionalità che non ho mai riscontrato in altre strutture, eppure di problemi di salute e ricoveri ne ho avuti nel corso della mia lunga vita”. Callegari ha 74 anni ed è uno dei giornalisti più esperti di rugby del panorama polesano.

Il conosciuto giornalista di Rovigo racconta la sua esperienza

“All’ospedale di Rovigo sono risultato positivo al Coronavirus allo screening successivo l’individuazione del primo focolaio riscontrato nella struttura cittadina, quello di Urologia – Chirurgia generale – ricorda -. Sono stato ricoverato diverse settimane a Trecenta, sperimentando sulla mia pelle l’insufficienza respiratoria, prima nel reparto di terapia semi-intensiva con la ventilazione meccanica, poi nel terzo piano, nella cosiddetta area medica. Per due mesi non ho visto mia moglie: mi è molto mancata”. Callegari ha fatto ritorno a casa a fine maggio. “Una delle cose più brutte è stata sicuramente non poter vedere chi hai accanto. Non ci si può alzare dal letto, le cure sono molto invasive, però con alcuni pazienti ci siamo scambiati il numero di telefono, anche solo per chiacchierare durante e dopo il ricovero”. Da sempre uomo molto legato ai social network, Callegari ha voluto far conoscere la sua storia, utilizzando anche il suo profilo Facebook, nel quale ha avvisato i suoi tantissimi amici che era stato ricoverato al Covid-19 di Trecenta, ma ha anche annunciato il suo ritorno a casa, avvenuto nella giornata di mercoledì 27 maggio.

Marco Scarazzatti