giovedì, 28 Marzo 2024
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Riviera del Brenta: tornado, la forza delle comunità

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5 anni sono ormai passati da quell’ 8 luglio 2015 quando alle 17,25 un tornado di eccezionale violenza si abbattè sui Comuni  di Dolo, Mira e Pianiga

Tornado Riviera del Brenta

La tromba d’aria In Riviera del Brenta provocò un morto, 92 feriti, circa 100 milioni di danni, 500 case lesionate di cui 90 da abbattere, 400 sfollati, capannoni e negozi scoperchiati, decine di auto da rottamare e danni alle produzioni agricole.

La furia devastante

Una villa veneta, Villa Fini, in località Cesare Musatti a Dolo, fu completamente rasa al suolo ( e non ancora ricostruita), divenendo il simbolo di uno degli eventi temporaleschi più intensi e devastanti mai registrati sul territorio regionale. Morì una persona, perchè la sua auto fu sollevata e gettata a terra, a Porto Menai di Mira. Il Comune di Dolo fu il più colpito, con 25 milioni di danni accertati fra abitazioni private, beni mobili e immobili.

Ad ora in tutti i Comuni , sopratutto quello di Dolo i cittadini che erano stati danneggiati sono stati risarciti e io lavori già completati da tempo nella stragrande maggioranza dei casi. Anche se non sono mancati casi di lentezze burocratoche nella distribuzione dei fondi. Il tornado della Riviera del Brenta venne classificato come violento e di intensità F4, quindi come uno dei più potenti verificatisi non solo in Veneto, ma nell’intero territorio nazionale. Le velocità reali in prossimità del tornado, stimate in base ai danni riscontrati, sottolinea l’Arpav, “potrebbero aver raggiunto intensità massime anche superiori ai 300 km all’ora” . A Dolo nelle scorse settimane nel Duomo del paese, si è tenuto un evento commemorativo alla presenza del parroco Don Francesco, del parroco emerito di Sambruson Don Amelio e dei sindaci dei 3 paesi colpiti.

Il sindaco di Dolo Albderto Polo e i parroci, hanno sottolineato la grande forza di volontà della popolazione, che in questi anni si è data da fare ricostruendo tutto quello che era stato distrutto dalla furia del vento.

Alessandro Abbadir