martedì, 19 Marzo 2024
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Treviso, un fumetto per scoprire il sitting volley

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La società da due anni ha avviato un progetto sportivo, aggiungendo questa disciplina paralimpica

Si è raggiunto un nuovo, grande traguardo per la società sportiva Kosmos Volley di Sant’Alberto, che da ormai due anni ha avviato un importante progetto sportivo paralimpico, aggiungendo tra le proprie discipline il sitting volley, diretto dal coach Marco Mestriner, che è entrato nel team per volontà del presidente della società, Luigi Cecconi.

La Kosmos Volley, infatti, dopo essere stata premiata lo scorso ottobre dal Coni e dal suo presidente Giovanni Malagò, insieme alla sua squadra “SittingKosmico” ha avviato un percorso di solidarietà e sensibilizzazione nel trevigiano, collaborando con enti sportivi e sanitari (tra cui la Fipav di Treviso e Belluno, il Comitato paralimpico territoriale, il Csi di Treviso e l’Ulss 2) e dando così vita a #volleyallinclusive, un progetto che dalla scorsa stagione ha coinvolto numerose squadre di volley della zona trasmettendo un importante messaggio di inclusione.

Ora però i “SittingKosmico” hanno fatto un altro passo in avanti con un nuovo progetto, un fumetto sul sitting volley che è nato dalla volontà di far crescere e conoscere ancora di più questo sport e che è stato presentato in anteprima a inizio luglio a Roma, dove il presidente Luigi Cecconi, insieme al dirigente Mauro Zanin e al coach Marco Mestriner hanno incontrato il presidente del Comitato paralimpico italiano, Luca Pancalli.

Questa speciale iniziativa di divulgazione ha potuto vedere la luce grazie all’impegno costante di tutto il team e al prezioso sostegno e aiuto del grande illustratore trevigiano Andrea Longhi, collaboratore della scuola di fumetto di Padova, la scuola di fumetto di Firenze e dell’Accademia di Cagliari. Il racconto illustrato di Longhi e della società zerotinaKosmos Volley ha già ricevuto i patrocini del Comune di Treviso, della Fipav Veneto, del Comitato paralimpico Veneto e del Csi di Treviso e contribuirà a diffondere il messaggio di inclusione che caratterizza questo sport paralimpico, soprattutto in questo periodo delicato in cui incontrare i ragazzi nelle scuole e nelle palestre risulterà più difficile.

Gaia Zuccolotto

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