“La pandemia ha inflitto duri colpi a un servizio che ci sta particolarmente a cuore: quello della biblioteca”

“Causa Covid abbiamo dovuto annullare alcuni festeggiamenti già organizzati per il 50esimo anniversario dell’apertura al pubblico della Biblioteca Civica: abbiamo dovuto cancellare cioè la ricca offerta di attività culturali che si svolgono dentro la struttura e le attività di promozione della lettura che tradizionalmente realizziamo con le scuole”. A dirlo l’assessore alla Cultura di Abano, Cristina Pollazzi, che però annuncia che la festa si farà e sarà dedicata ai 50 anni dell’apertura del servizio.
Le parole dell’ammnistrazione comunale
“L’appuntamento più atteso, ossia quello del mercatino del libro usato a un euro – dice- verrà esteso per rispettare le norme sul distanziamento sociale. Così da venerdì 9 a domenica 11 ottobre davanti alla biblioteca, il mercatino sarà ospitato dal capannone che l’anno scorso ha riscosso un così grande successo”. Intanto l’anniversario del mezzo secolo del servizio (era il 1970) è stato celebrato con un video del regista Marco Segato nelle scorse settimane. Poi l’8 e l’11 ottobre, all’interno della “Festa della Biblioteca” giunta ormai alla sua 18° edizione, si svolgerà la 1° edizione della “Festa della Lettura Inclusiva – leggere tutto, leggere tutti”.
“Grazie alla collaborazione della Cooperativa Nuova Idea dell’associazione Leggere per Leggere” – prosegue Pollazzi – metteremo al centro dell’attenzione di tutti le soluzioni che già esistono, ma che vanno implementate, per consentire a tutti di esercitare il diritto alla lettura”. Il Comune si riferisce agli audiolibri e agli e-book per i non vedenti e gli ipovedenti, ai libri stampati in caratteri speciali per i dislessici, ai libri di Comunicazione Aumentativa Alternativa (libri che utilizzano per esempio un sistema di scrittura in simboli al posto delle parole) per le persone con disabilità intellettiva. Per l’assessore “si tratta di un segnale importante, di attenzione a chi troppo spesso rimane escluso e a chi si impegna a superare queste barriere senza ottenere il riconoscimento che meriterebbe”.
Alessandro Abbadir