venerdì, 29 Marzo 2024
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Padova, Rizzuto: “Da ottobre torniamo ad essere Università”

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Per sostenere la ripartenza l’ateneo patavino ha messo in campo un intervento straordinario di 15 milioni di euro erogati direttamente a studenti e studentesse

Usciamo dall’emergenza COVID-19 con una consapevolezza chiara: per le nostre società ricerca scientifica ed alta formazione sono investimenti strategici, irrinunciabili. La scienza è la base solida su cui costruire la tutela della salute di cittadini e cittadine e la crescita economica e culturale della nostra società. E l’alta formazione dei nostri giovani, l’acquisizione di competenze forti e sempre più integrate in un sapere multidisciplinare, non solo garantisce loro una vita professionale di successo, ma mette a disposizione del nostro Paese il capitale umano capace di costruire ed innovare, il vero patrimonio comune che permette di affrontare e vincere sfide economiche e sociali sempre più complesse.

Ora più che mai, è necessario che tutte le istituzioni condividano questa determinazione e prendano decisioni coraggiose. Le università, come l’intero paese, sono state all’improvviso colpite da una emergenza sanitaria e poi sociale senza precedenti, ma non ne sono state travolte, rispondendo anzi con rapidità ed efficienza e trasferendo sulle piattaforme telematiche lezioni, esami, lauree e servizi agli studenti. Dai primi di marzo la nostra università ha erogato ogni giorno più di 150.000 lezioni e nella sessione estiva si sono tenuti più 100.000 esami di profitto e 2.000 lauree.

Ma è ora di guardare al prossimo anno accademico e operare quelle scelte che permettano già da ottobre di tornare ad essere Università, luogo di scienza e di apprendimento ma anche comunità di persone, di rapporti umani e di inserimento nel contesto territoriale. Vogliamo quindi che gli studenti tornino a vivere gli spazi universitari e la città, in quel percorso di crescita e stimolo reciproco che è l’essenza del periodo universitario. È questa la nostra storia ed identità da otto secoli. Padova e il suo ateneo sono un binomio indissolubile. La vivacità degli studenti, il loro vivere a pieno il luogo in cui studiano, è parte del Dna patavino, una cifra riconosciuta unanimemente alla città che, allo stesso tempo, viene apprezzata – e in molti casi piacevolmente scoperta – dagli studenti che la scelgono per un periodo cruciale, e indimenticabile, della loro vita, quello degli studi universitari.

L’intervento da 15 milioni di euro

E quindi, per sostenere la ripartenza della vita universitaria, per stimolare l’iscrizione e la frequenza in presenza di studenti e studentesse, abbiamo messo in campo uno sforzo straordinario, finanziato direttamente sul nostro bilancio. Abbiamo affiancato al piano governativo di riduzione della tassazione universitaria un intervento di 15 milioni di euro erogati direttamente a studenti e studentesse: connettività gratis per tutti gli iscritti, per i redditi fino a 50.000 euro un contributo di 500 euro per l’affitto o di 350 euro per l’abbonamento ai mezzi di trasporto, e la copertura fino all’80% del costo di un personal computer per le matricole. A questo si sommano 7.700 borse di studio ed il completamento di un investimento di oltre 7 milioni di euro per l’ammodernamento tecnologico di tutte le aule (progetto «Aule Smart»), per consentire a chi non potrà frequentare di persona di seguire comunque le lezioni dei nostri 188 corsi da casa.

Questo impegno, frutto della passione e della determinazione dell’università, sarà pienamente efficace se sarà condiviso e sostenuto delle istituzioni pubbliche e private. Non lasciamoci sfuggire questa occasione per riallineare le nostre politiche di finanziamento alla ricerca e all’alta formazione a quelle dei Paesi più avanzati, dopo un lungo periodo di divergenza. La necessità urgente e drammatica di comprendere una grave pandemia causata da un virus finora sconosciuto e di attuare strategie efficaci di prevenzione e cura ha dimostrato, se mai ce ne fosse stato bisogno, il valore essenziale della conoscenza e della competenza. È quindi il momento di ribadire che un Paese costruisce un futuro sereno e sicuro se finanzia scienza ed alta formazione sempre e con ampiezza di risorse, anticipando e non rincorrendo le sfide che siamo chiamati ad affrontare. Non è un lusso, è un investimento previdente di una società saggia.

Rosario Rizzuto

Rettore dell’Università degli Studi di Padova