giovedì, 28 Marzo 2024
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Il trionfo di Zaia, “ora portiamo a casa l’autonomia”

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“Possiamo permetterci di fare delle rivoluzioni, dalla riforma sanitaria alle infrastrutture”

Che Luca Zaia fosse confermato con facilità per il terzo mandato alla guida del Veneto nessuno lo metteva in discussione, così come che potesse vincere con un risultato schiacciante. Ma leggere, nero su bianco, quella percentuale, 76,8 per cento, dà l’esatta misura della vittoria e del consenso di cui il governatore gode. Un consenso in larga parte personale, visto che 300 mila elettori che hanno messo la croce solamente sul nome del candidato Luca Zaia, anche praticando il voto disgiunto, oggetto di polemiche.

Che si tratti di una vittoria così netta e schiacciante è fuori discussione e ci restituisce l’immagine di un Veneto in sintonia con il suo presidente, nonostante le criticità, le contraddizioni e le zone d’ombra messe in evidenza dagli sfidanti. Ma gli avversari, nonostante l’impegno, devono accontentarsi di 9 seggi in Consiglio Regionale. Una sconfitta annunciata e prevista, ma pur sempre bruciante e deludente, che ha già provocato i primi scambi di accuse all’interno dello stesso schieramento e dei singoli partiti. Restano a bocca asciutta tutti gli altri contendenti, a partire dal Movimento 5 Stelle che ora cercherà di ottenere almeno un posto in consiglio con un ricorso dall’esito incerto. Zaia non nasconde la soddisfazione e ringrazia l’intera squadra che lo ha sostenuto e che ha contribuito alle dimensioni della vittoria.

“È un voto dei veneti per il Veneto. – commenta Zaia – L’obiettivo è solo uno: portare a casa l’autonomia”. Già, l’autonomia, vero e proprio totem , che quasi tre anni fa gli è valso un altro clamoroso successo con l’affermazione del referendum. Da allora però l’attesa non è ancora terminata e il Veneto aspetta i passi del Governo e dello Stato centrale. “Rispetto a dieci anni fa il Veneto ora è una regione che conta a livello nazionale e che viene ascoltata- aggiunge il governatore- continueremo a far sentire il nostro peso e a pretendere risposte concrete. Sarà mia premura rappresentare tutti coloro che sono qui in Veneto. Sarà l’amministrazione di tutti. I veneti si aspettano molto da noi, non possiamo deluderli”.

E il rapporto con la Lega, visto che le elezioni regionali sono state viste come un derby Zaia –Salvini? “Mi sono presentato con una mia lista ma non c’è nessuna polemica con la Lega. I candidati della lista Zaia sono tutti della Lega. Mi spiace che qualcuno veda una contrapposizione in questo risultato. Non ho nessuna ambizione statale, la mia missione è amministrare lavorando sul territorio. Amministreremo e porteremo avanti nuovi progetti innovativi”. Zaia traccia già l’agenda per la nuova giunta: “Con questo consenso – sottolinea il governatore – possiamo permetterci di fare delle grandi rivoluzioni: dalla riforma sanitaria alle infrastrutture, dal policlinico universitario di Padova alla vicenda dei Pfas. E poi la rivoluzione digitale, il piano dei trasporti, la difesa del suolo e molto altro ancora”.

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